Condividi

Mps sale in Borsa dopo ipotesi ribaltone al vertice

Il Tesoro chiede un passo indietro all’Ad Bastianini ma la notizia non spaventa ma anzi rallegra i mercati con il titolo in rialzo del 1,49% – Tra i papabili sostituti Lovaglio, Massiah e Vandelli

Mps sale in Borsa dopo ipotesi ribaltone al vertice

Azioni Mps in rialzo nonostante i rumors sul destino dell’Ad Guido Bastianini o anzi proprio per quello. L’ipotesi di un vero e proprio ribaltone al vertice della banca senese non sembra affatto spaventare il mercato con il titolo in rialzo dell’1,49% a 0,93 euro per 926 milioni di capitalizzazione. Anzi tutto il contrario perchè era da tempo in discussione l’operato di Bastianini, spesso più sensibile ai desiderata dei Cinque, che l’hanno sempre sostenuto, che a quelli del Mef, che del Monte dei Paschi è l’azionista di controllo. Secondo Reuters e Bloomberg, il ministero dell’Economia della banca – primo azionista con il 64% – starebbe premendo sul cambio della guardia di Rocca Salimbeni in vista dell’approvazione del nuovo piano industriale che, a condizioni di mercato, dovrà includere un rafforzamento patrimoniale da 2,5 miliardi di euro.

Monte dei Paschi di Siena è sicuramente la banca che ha avuto la crisi più complessa e più lunga degli ultimi anni. E adesso si ritrova di fronte una nuova sfida: trovare un acquirente entro il 30 aprile 2022. Dopo il matrimonio mancato con Unicredit, i riflettori sono puntati su Banco Bpm.

Intanto, il Tesoro sta negoziando con Bruxelles una proroga dei tempi per la privatizzazione della banca senese, sui 12-18 mesi. Tale proroga permetterebbe a Roma di individuare un altro possibile acquirente o riprendere le trattative con l’istituto milanese. In attesa di una risposta da Bruxelles, il Mef e la banca più vecchia del mondo stanno portando avanti il piano strategico che prelude alla ricapitalizzazione del Monte, richiesta anche dalla vigilanza Bce.

Perché il Tesoro dovrebbe premere su un’uscita di scena di Bastianini?

Ciò dovrebbe essere legato proprio alla ricapitalizzazione che Mps dovrà realizzare sul mercato nel corso dell’anno, per completare il percorso di ristrutturazione legato all’uscita del Tesoro dal capitale dopo il salvataggio pubblico avvenuto nel 2017 (gli impegni erano di farlo entro la primavera 2022).

La direzione generale della Concorrenza europea avrebbe così richiesto discontinuità alla guida della banca in vista del nuovo piano che, oltre a sistemare i conti, ha l’obiettivo di rendere il Monte di nuovo appetibile per nuovi investitori.

Cambio vertice: chi al posto di Bastianini?

Tra i possibili candidati alla sostituzione di Guido Bastianini, ci sarebbero l’ex Ad di Ubi Victor Massiah, l’ex ceo del Creval Luigi Lovaglio, l’Ad della statale Amco Marina Natale e l’ex amministratore delegato di Bper Banca Alessandro Vandelli.

Tra l’altro anche la presidente di Mps starebbe valutando il suo possibile addio. Già da settimane Patrizia Grieco sarebbe in contatto con Francesco Gaetano Caltagirone, e la possibilità che figuri come candidata nella sua lista per la presidenza di Generali non è da escludere anche se i giochi non sono ancora chiusi.

La resa dei conti: quando?

La resa dei conti dovrebbe avvenire il 7 febbraio, con la pubblicazione dei conti 2021, con un utile stimato attorno al mezzo miliardo. Ma per Equita SIM una possibile sostituzione del management può “rallentare i dialoghi con la Dg Comp per la finalizzazione dell’accordo e l’approvazione del piano industriale”.

Giuseppe Bivona chiede l’intervento della Consob

La quantità di voci e di commenti ha spinto il finanziere Giuseppe Bivona di Bluebell a sollecitare la Consob, perché chieda a Mps e al Tesoro di confermare o smentire l’ipotesi, ma anche le intenzioni del Presidente Grieco e se l’eventuale nomina nella lista Caltagirone sia incompatibile (o meno) con la posizione di Presidente di Mps. Domanda strumentale perchè, nel caso si candidasse per le Generali, la Grieco, che – come è noto – è una delle maggiori esperte di corporate governance oltre che presidente di Assonime, sarebbe la prima a dimettersi dal Monte, incarico che non ha mai chiesto ma che ha accettato a suo tempo solo per spirito di servizio. Nel frattempo dal Tesoro nessun commento, così come dall’Ue.

Il portavoce comunitario ha indicato che non ci sono commenti sul cambio della guardia, mentre per quanto riguarda i tempi per la privatizzazione di Mps, la Commissione ripete da settimane che sono “in corso contatti” sul caso Mps con le autorita’ italiane ma non ci sono novità.

Commenta