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Mps: perdite oltre 1 miliardo, titolo sull’ottovolante

La banca senese prosegue nel suo percorso di risanamento, ma i risultati sono ancora negativi e deludono gli investitori, che pure nelle ore precedenti avevano portato il titolo ai massimi in Borsa dal 2018.

Mps: perdite oltre 1 miliardo, titolo sull’ottovolante

Le perdite pesano su Mps, al punto da mandare il titolo in asta di volatilità in Borsa. Questo il responso dei conti del 2019 pubblicati dalla banca toscana: eppure gli investitori prima della presentazione dei risultati si erano mostrati parecchio ottimisti, col titolo che guadagnava fino al 5%, sui massimi da ottobre 2018 a 1,92 euro per azione. Poi però la perdita da oltre 1 miliardo comunicata da Mps ha cambiato le cose: l’istituto senese ha tuttavia tenuto a precisare che il risultato netto di -1,033 miliardi è dovuto in gran parte “alla revisione del valore delle Dta (-1,2 miliardi), senza però alcun effetto sui ratios patrimoniali e sull’operatività della banca”.

Il risultato operativo netto dell’anno scorso è infatti risultato in crescita del 3,3% rispetto al 2018, a 323 milioni (il lordo a 934 milioni, in linea con l’anno precedente), nonostante i vincoli imposti dal piano di ristrutturazione. I ricavi sono invece risultati in calo del 2% a 3,22 miliardi, “a seguito, in particolare, della flessione del margine di interesse e delle commissioni nette e del peggioramento degli altri proventi e oneri di gestione solo parzialmente compensati dal miglioramento degli altri ricavi della gestione finanziaria, registrato grazie agli effetti positivi rilevati sulle attività finanziarie valutate al fair value e ai maggiori utili rivenienti dalla cessione dei titoli”.

Anche le commissioni sono in flessione a 1,45 miliardi di euro, in calo del 4,8% a/a: hanno risentito, sia per la componente relativa alla gestione del risparmio sia per quella relativa ai servizi tradizionali, delle difficili condizioni di mercato. Mps confida tuttavia di proseguire nel rilancio commerciale: nel 2019, fa sapere, ci sono state nuove erogazioni di credito per oltre 9 miliardi di euro, con la raccolta diretta commerciale in aumento di 3,6 miliardi e una crescita giudicata significativa per il comparto di bancassurance. In continua e significativa riduzione lo stock di crediti deteriorati lordi: ne sono stati ceduti 3 su 4 di quelli che erano in pancia alla banca e ammontano ora a 12 miliardi.

Di conseguenza il Gross Npe Ratio è calato di molto, dal 17,3% del 2018 al 12,4%: l’esposizione ai crediti inesigibili è ancora alta rispetto alle banche “in salute”, ma il percorso di risanamento procede più veloce del previsto, anticipando l’obiettivo del piano che prevedeva una riduzione al 12,9% da raggiungere solo nel 2021. Il margine di interesse del 2019, infine, è risultato pari a 1,501 miliardi, in flessione del 13,9% rispetto al 2018, risentendo anche in questo caso delle attività poste in essere per rispettare alcuni dei commitment del piano di ristrutturazione.

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