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Mps lancia un bond da 1 miliardo: boom di richieste

Ad un anno di distanza dall’ultima emissione, Mps raccoglie ordini per oltre 2,3 miliardi di euro per il bond con scadenza 2024 – Tria su Mps, Carige e Popolare di Bari: “Nessuno di questi casi può implicare una crisi sistemica”

Mps lancia un bond da 1 miliardo: boom di richieste

Monte dei Paschi torna dopo un anno sul mercato obbligazionario che l’accoglie con benevolenza. La banca senese ha collocato un bond garantito da mutui residenziali da 1 miliardo di euro con scadenza a gennaio 2024.

L’emissione ha raccolto ordini per circa 2,3 miliardi di euro. Il successo riscontrato, tra l’altro, ha consentito di ridurre il prezzo, che è stato fissato in 190 punti base sopra il tasso midswap a fronte dei 200 punti base delle prime indicazioni di prezzo (ipt).

A curare il collocamento è stato un pool di banche composto da Unicredit, Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Mps Capital Services e NatWest Markets.

Ad un anno di distanza dall’ultima emissione del gennaio 2018 – all’epoca si trattava di un Tier 2 da 750 milioni – la banca guidata da Marco Morelli riceve dunque un segnale positivo e anche incoraggiante dal mercato obbligazionario. Ricordiamo infatti che l’istituto lo scorso autunno avrebbe dovuto emettere una seconda tranche di bond subordinati. Tentativo fallito anche a causa della volatilità e dell’incertezza che hanno dominato a Piazza Affari negli ultimi mesi dell’anno passato. La Bce ha già concesso una deroga, ma piazzare questo bond sarà fondamentale per garantire la solidità patrimoniale richiesta dall’Eurotower.

L’emissione odierna sembra nel frattempo aver dato coraggio al titolo che, dopo un periodo turbolento su Piazza Affari, guadagna attualmente il 1,6% 1,2305 euro.

A galvanizzare il titolo Mps sono arrivate anche le dichiarazioni del ministro Tria, che dopo l’allarme lanciato qualche settimane fa dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, rassicura il mercato. In un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters rilasciata a margine del World economic forum di Davos, il numero uno del Mef, ha affermato che né Banca Carige, né Monte dei paschi, né Banca Popolare di Bari implicano una crisi sistemica: “Nessuno di questi casi può implicare una crisi sistemica, noi stiamo intervenendo e monitorando per non avere impatto territoriale anche sull’economia e da questo punto di vista c’è l’interesse pubblico”, ha affermato Tria.

 

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