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Mps: è ancora boom, il titolo non fa prezzo in Borsa

Nemmeno ieri, giornata d’avvio del maxi-aumento di capitale, le azioni di Rocca Salimbeni non sono riuscite a entrare in contrattazione – A fine seduta il prezzo dei titoli è stato fotografato a 1,848 euro (+20%), mentre i diritti hanno lasciato sul parterre il 6,9%, attestandosi a 21,5 euro.

Mps: è ancora boom, il titolo non fa prezzo in Borsa

Anche oggi Mps sugli scudi a Piazza Affari. Per il secondo giorno consecutivo, il titolo in Borsa dell’istituto senese non riesce a fare prezzo sul Ftse Mib, ancora in scia al maxi aumento di capitale avviato ieri. In preapertura le azioni valevano 2,21 euro. Per contro sono trattati i diritti, che scivolano del 3,3%, a 20,8euro.

Ieri le azioni di Rocca Salimbeni non sono riuscite a entrare in contrattazione. A fine seduta il prezzo dei titoli è stato fotografato a 1,848 euro (+20%), mentre i diritti hanno lasciato sul parterre il 6,9%, attestandosi a 21,5 euro.

“E’ stata una buona partenza, ma ci sono anche motivi tecnici”, ha commentato ieri in tarda serata il presidente della Banca, Alessandro Profumo.

Gli analisti puntano l’indice sull’enorme dislivello tra il prezzo delle azioni di nuova emissione (un euro) e i corsi di Borsa della scorsa settimana (superiori ai 20 euro). Il che ha comportato un valore molto elevato dei diritti rispetto al prezzo dei titoli. In più, hanno commentato i trader, sono in circolazione derivati legati alla ricapitalizzazione con numerosi investitori che hanno venduto opzioni call che a questo punto si trovano costretti a comprare azioni sul mercato.

Banca Mps ha intanto annunciato di avere raggiunto un accordo vincolante per la cessione pro soluto e in blocco di un portafoglio di crediti in sofferenza a un veicolo di cartolarizzazione finanziato da società riconducibili a Fortress Investment Group LLC. Il portafoglio oggetto della vendita è composto da quasi 12 mila sofferenze con un valore lordo di bilancio di circa 500 milioni. 

Il portafoglio comprende prestiti garantiti e non garantiti a medio e lungo termine. L’impatto della vendita sul conto economico e sullo stato patrimoniale di Mps non è significativo, mentre i benefici amministrativi e gestionali derivanti dall’operazione saranno consistenti alla luce della numerosità del portafoglio oggetto di cessione.

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