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Mps, azioni contro Mussari e Vigni

Il presidente dell’istituto, Alessandro Profumo, ha sottolineato invece che il rimborso dei Monti Bond da quattro miliardi di euro non sarà semplice: “Ritengo che ce la possiamo fare – ha detto il manager –, ma nulla è scontato”.

Mps, azioni contro Mussari e Vigni

Azione legali contro gli ex vertici e approvazione del bilancio 2012. Questi i due punti fondamentali all’ordine del giorno nell’assemblea ordinaria di Mps, che ha aperto i lavori questa mattina. 

In particolare, l’azione di responsabilità sarà diretta contro l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni. Ai due manager verranno contestate le operazioni sui derivati sottoscritti con Nomura e Deutsche Bank e l’acquisizione della Banca Antonveneta, sui cui stanno indagando i magistrati.

Lo scorso 17 aprile la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha reso noto il suo “totale appoggio” all’azione di responsabilità promossa dal management di Mps e quindi il suo voto favorevole in assemblea. Intanto, alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno chiesto “una commissione d’inchiesta su Banca Mps per far luce su determinate decisioni prese”. 

Gli azionisti dovranno approvare inoltre il bilancio 2012, chiuso con perdite per 3,17 miliardi di euro. Ieri l’associazione dei consumatori Codacons ha invitato a votare no perché nei conti ci sarebbero “due miliardi di perdite mascherate”. 

Entrando oggi in assemblea, il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, ha spiegato che l’eliminazione del vincolo statutario del 4% del capitale per i soci della Banca non è all’ordine del giorno dell’assemblea in corso e resta “un’opinione personale” dell’amministratore delegato Fabrizio Viola. 

Il presidente dell’istituto, Alessandro Profumo, ha sottolineato invece che il rimborso dei Monti Bond da quattro miliardi di euro non sarà semplice: “Ritengo che ce la possiamo fare – ha detto il manager –, ma nulla è scontato“. Il rimborso è “la sfida principale che ha davanti la Banca” ed è “l’unico modo per mantenere l’indipendenza e la sede a Siena”. 

In uno scenario di ricavi al ribasso “per effetto del mondo esterno”, secondo il presidente di Mps, l’unico modo per ridare i soldi allo Stato è aumentare la redditività attraverso il taglio dei costi: “Resta ancora molta strada – ha concluso Profumo -, ma si cominciano a vedere segnali di inversione”.

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Banca Mps guadagna oltre due punti. 

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