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Mps: aumento di capitale da 2,5 miliardi a 2 euro per azione al via. Concambio diluitivo, si parte il 17 ottobre

Via libera all’aumento di capitale Mps. Operazione fortemente diluitiva con concambio di 374 nuove azioni ogni 3 possedute. L’operazione partirà il 17 ottobre e si concluderà il 3 novembre. Titolo sulle montagne russe

Mps: aumento di capitale da 2,5 miliardi a 2 euro per azione al via. Concambio diluitivo, si parte il 17 ottobre

Dopo lunghe ore di incertezze, trattative serrate, ricerca di investitori è arrivato nella notte il semaforo verde per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi della Banca Monte dei Paschi di Siena, operazione “interamente garantita”, dice una nota.
Oggi la banca senese capitalizza 252 milioni di euro dopo aver perso il 72% da inizio anno.
Il Consiglio di Amministrazione della banca senese sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha ieri sera fissato le condizioni e i termini definitivi, sulla base della delibera dell’assemblea dello scorso 15 settembre dell’operazione, che partirà il 17 ottobre e si concluderà il 3 novembre.

L’offerta prevede un rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 azioni Mps possedute

L’operazione avverrà in forma scindibile. Il cda ha deliberato di emettere un massimo di 1.249.665.648 nuove azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale, con le stesse caratteristiche delle azioni BMPS in circolazione, incluso il regolare godimento, che vengono offerte in opzione a chi già possiede azioni BMPS con un prezzo di sottoscrizione di 2 euro per ciascuna nuova azione, con un rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 azioni BMPS possedute. Il controvalore massimo dell’offerta sarà quindi di 2.499.331.296 euro e il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto pari al 7,79% rispetto al prezzo teorico (il cosiddetto Theoretical Ex Right Price -TERP) delle azioni BMPS, calcolato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di Borsa delle azioni BMPS al 11 ottobre 2022, cioè 25,58 euro. Stamane il titolo in borsa alle ore 1045 è in calo del 13,29% a 22,18 euro. L’indice generale Ftse Mob è in rialzo dello 0,48 pct

Al consorzio di Garanzia si affiancano Algebris e terzi per un totale di 894 milioni

Lo Stato inietterà, come nelle attese, 1,606 miliardi di euro. Il Consorzio di garanzia composto da otto banche, che nelle ultime ore ha fatto dubitare della sua completa partecipazione, ha messo la firma su 807 milioni, mentre altri 50 milioni sono arrivati da Algebris (di cui 30 milioni pari passu con i garanti ed 20 milioni come sub-underwriter) portando quindi gli impegni complessivi sull’eventuale inoptato a 857 milioni.
Inoltre, la Banca -dice la nota- ha ricevuto impegni di sottoscrizione da parte di terzi investitori per altri 37 milioni, con i quali si arriva a arriva a 894 milioni, a ridosso dei 900 che servono per coprire la quota extra Tesoro. Infine, informa la nota, alcuni investitori hanno assunto nei confronti dei garanti impegni per la sottoscrizione di nuove azioni per un importo per oltre il 50% della quota riservata agli azionisti diversi dal Tesoro. Era attesa la partecipazione di alcune Fondazioni, soprattutto toscane, in particolare la Fondazione Cr Firenze. Attesa anche CariLucca Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, oltre alle Casse previdenziali come Enpam e Cassa Forense, e Inarcassa, con cui il Mef aveva avviato alcuni contatti.
Le banche del Consorzio sono BofA Securities Europe S.A., Citigroup Global Markets Limited, Credit Suisse Bank (Europe) S.A., Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., in qualità di joint global coordinators (i “Joint Global Coordinators”) e Banco Santander, S.A., Barclays Bank Ireland PLC, Société Générale e Stifel Europe Bank AG in qualità di joint bookrunners (i “Joint Bookrunners” e congiuntamente con i Joint Global Coordinators, i “Garanti”).

Operazione fortemente diluitiva su modello rolling

L’operazione, il cui avvio è subordinato all’approvazione del prospetto da parte di Consob, è qualificata “fortemente diluitiva” e trova applicazione la normativa di riferimento del cosiddetto modello rolling. Si tratta dell’introduzione di una finestra di consegna addizionale delle nuove azioni in ciascuna giornata del periodo d’offerta e non soltanto alla fine dell’operazione. L’obiettivo è evitare che si verifichino anomalie di prezzo sui titoli azionari.

Verrà riconosciuta agli azionisti che ne facciano richiesta la facoltà di ricevere le Nuove Azioni al termine della giornata contabile di Borsa aperta in cui i relativi Diritti di Opzione sono stati validamente esercitati, a partire dal terzo giorno di offerta, purché siano rispettate le modalità operative previste da Monte Titoli.

Aumento capitale Mps: pagamento e negoziazione diritti inoptato

Il pagamento integrale delle nuove azioni dovrà essere effettuato all’atto della sottoscrizione delle stesse presso l’intermediario autorizzato presso il quale è stata presentata la richiesta di sottoscrizione. Le nuove azioni sottoscritte entro la fine del Periodo di Opzione per le quali sia stata esercitata la Facoltà di Consegna Rolling saranno accreditate sui conti degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli al termine della giornata contabile in cui i relativi Diritti di Opzione sono stati validamente esercitati, a partire dal terzo giorno di offerta.

Le Nuove Azioni sottoscritte entro la fine del Periodo di Opzione per le quali non sia stata esercitata la Facoltà di Consegna Rolling e le Nuove Azioni sottoscritte entro la fine dell’Asta dell’Inoptato saranno accreditate sui conti degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli entro il termine della giornata contabile del 4 novembre 2022, per disponibilità in pari data.
I diritti saranno inoltre negoziabili su Euronext Milan dal 17 ottobre 2022 al 25 ottobre 2022.
I diritti non esercitati entro il termine del periodo di opzione saranno offerti su Euronext Milan all’asta dell’inoptato il 1 e il 2 novembre 2022. I diritti di opzione acquistati durante l’asta dell’inoptato dovranno essere esercitati entro il 3 novembre.

Posticipata la trimestrale al 10 novembre

Monte dei Paschi di Siena ha inoltre comunicato che il resoconto intermedio di gestione del terzo trimestre 2022 verrà sottoposto all’approvazione del Cda nella seduta del 10 novembre 2022, anziché in quella del 3 novembre 2022 originariamente prevista dal calendario finanziario pubblicato lo scorso gennaio. “Tale posticipo si rende necessario per consentire il recepimento degli effetti derivanti dall’esodo volontario dei dipendenti della Banca (parte del Piano Industriale 2022-2026) in relazione all’esito dell’operazione di aumento di capitale della Banca”, viene sottolineato in una nota.

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