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Moody’s lascia Spagna in serie A (grazie a Draghi): aiuti a Madrid sono più vicini. Milano positiva

Grazie agli interventi della Bce, l’agenzia di rating non condanna i titoli di Madrid all’inferno dei junk bond e la Merkel apre ad aiuti non onerosi – La schiarita sulla Spagna e le buone notizie macro degli Usa (dove Obama si impone su Romney in tv) danno forza ai mercati – Stamani Milano è positiva: banche, energia e Mediaset sugli scudi – Rcs rinvia

Moody’s lascia Spagna in serie A (grazie a Draghi): aiuti a Madrid sono più vicini. Milano positiva

MOODY’S LASCIA LA SPAGNA IN SERIE A(GRAZIE A DRAGHI)
IL TORO FESTEGGIA. E BTP ITALIA VOLA A NUOVI RECORD

La Spagna resta nel campionato dei titoli investment grade, senza precipitare nell’inferno dei titoli junk, dove galleggiano Portogallo, Cipro, Irlanda e Grecia. Lo ha deciso l’agenzia Moody’s facendo esplicito riferimento al piano di interventi della Bce.

E’ una bella notizia che, probabilmente, accelererà l’iter degli aiuti a Madrid. Ieri, intanto, due parlamentari tedeschi molto vicini al cancelliere Angela Merkel hanno dichiarato che si può aiutare la Spagna anche senza costringerla a chiedere l’avvio formale del salvataggio che si porta appresso onerose condizioni.

Questa cornice, assieme a note confortanti dall’economia Usa, spiega la corsa del Toro.

Intanto, a due giorni dalla chiusura dell’offerta, il Btp Italia continua a mietere adesioni record (ieri oltre 2 miliardi)

ASIA

A gonfie vele i listini asiatici: Tokyo +1,40%, Hong Kong + 0,96%. Più cauta la reazione di Shangai: l’attenzione è concentrata sui dati del Pil cinese che saranno annunciatio domani. La previsione è per un incremento del 7,4%, in lieve frenata.

AMERICA

Wall Street in gran spolvero: S&P500 + 1,03%, Dow Jones +0,91% e Nasdaq Nasdaq in rialzo dell’1,21%.

Buone indicazioni dai dati macro. A settembre, la produzione industriale è cresciuta negli Usa dello 0,4%, è sopra le attese ferme a +0,2% e in forte rialzo dal -1,2% del mese precedente.

Note negative invece nel dopo Borsa con le trimestrali di Ibm (-3,4% nell’after hours) frenata dall’effetto dollaro debole e di Intel (-2%), su cui pesa il calo delle vendite di pc.

Nelle stesse ore si è tenuto il secondo dibattito Obama-Romney, caratterizzato da un presidente più aggressivo (“lei non dice la verità” la battuta più frequente) ma anche da uno sfidante tonico (“perché non mi lascia parlare?”). I primi test dicono: Obama 37, Romney 33, pareggio per 3 telespettatori su dieci.

Terremoto a Citigroup +1,6%: Vikram Pandit è stato sfiduciato dal board dopo i risultati trimestrali. Al suo posto arriva Michael Corbat.

Goldman Sachs +0,3%. Il gruppo ha comunicato che l’utile del terzo trimestre è stato pari a 2,85 dollari per azione contro i 2,12 dollari stimati dal consenso. Ieri il titolo ha chiuso in rialzo del 3,6% a 124,5 dollari, sui massimi da aprile.

EUROPA

Grande effervescenza sui listini del Vecchio Continente: Francoforte + 1,5%, Parigi +2%, Londra +1,1%.

La scintilla l’hanno accesa parlamentari tedeschi molto vicini al cancelliere Angela Merkel che, nel pomeriggio, hanno dichiarato che si può aiutare la Spagna anche senza costringerla a chiedere l’avvio formale del salvataggio che si porta appresso onerose condizioni. Si tratta di una novità importante, a 48 ore dal vertice Ue: finora Berlino aveva espresso ferma contrarietà ad aiuti estemporanei al di fuori dal percorso istituzionale.

A sostenere i listini hanno contribuito, nel corso della giornata, l’esito molto positivo delle aste greca e spagnola, e l’indice Zew sopra le attese.

L’euro si rafforza sul dollaro a 1,303 da 1,294 di ieri.

Lo spread Bund Btp scende a 337 punti (-11 punti).

ITALIA

La Borsa di Milano è salita di slancio riportandosi sui livelli di tre settimane fa: l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,5%.

Protagonista assoluta della seduta è stata Mediaset +7%, nelle ultime ore sono emerse nuove conferme su contatti tra la società e soggetti interessati alle sue attività.

Grande giornata per banche e assicurazioni: Unicredit +4.5%, Intesa Sanpaolo +4,3%, Ubi Banca +4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +7,3%. Ottima performance di Generali +4% e Mediolanum +4,5%

Stm è salita del 2%. Goldman Sachs ha confermato stamattina la raccomandazione buy e ha alzato il target price a 6,1 euro da 5,7 euro. Ubs invece lo ha portato a 4 euro da 3,8 euro ma il suo giudizio è opposto, sell.

In rialzo le utility, anche Enel ha guadagnato il 3% nonostante Standard&Poor’s abbia portato a negativo da stabile l’outlook sul rating. A2A +2,7% Secondo indiscrezioni stampa, il nuovo piano industriale sarà concentrato sulla riduzione del debito attraverso un abbassamento del dividendo e la cessione di asset non strategici.

Snam +1,4%. Sui giornali si leggono nuove indiscrezioni sull’interesse di fondi sovrani per la quota del 20% che Eni ancora detiene nella società del gasdotti.

Eni è salita del 2,3% e Saipem del 2%.

Tenaris ha annullato le perdite ed ha chiuso in rialzo dell’1,1%: Mediobanca ha abbassato la raccomandazione a neutral da outperfonm, il target scende a 14,7 euro da 17 euro.

Il cda di Impregilo ha approvato all’unanimita’ la proposta di acquisto ricevuta il 10 ottobre dalla brasiliana Primav Construcoes e Commercio per l’acquisto del 19% di Ecorodovias Infraestrutura e Logistica, societa’ controllata al 29,24% da Impregilo International Infrastructure e al 45% dalla stessa Primav. Una seconda tranche sarà ceduta a Pactual: il valore complessivo delle quote vendute da Impregilo ammonta a 900 milioni di euro.

Slitta a dicembre, dopo la presentazione del nuovo piano industriale, la decisione sull’aumento di capitale per Rcs Mediagroup. Il vertice di ieri ha approvato la liquidazione dell’ex ad Antonello Perricone che incasserà 3,4 milioni in tutto.

Tra i pochi titoli in terreno negativo: Luxottica ha perso lo 0,7%, Bank of America Merrill Lynch ha tagliato la raccomandazione a neutral da buy. Fiat ha perso lo 0,1% nel giorno della presentazione dei dati sul mercato dell’auto in Europa. Le immatricolazioni nei 27 Paesi Ue piu’ quelli Efta hanno subito una flessione dell’11%, fermandosi a 1.132.034 unita’. Risultato negativa per Fiat, in calo del 18,5% con quota di mercato al 5,9% dal 6,5% di settembre.

Peggior titolo del paniere principale è Lottomatica -2,4%.

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