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Monti: il percorso di guerra non è finito

Il Premier all’assemblea annuale dell’Abi: l’Italia deve proseguire nel cammino di “guerre contro interessi legittimi, il più delle volte, ma fortissimi” – “La reputazione internazionale è già migliorata, per i benefici finanziari occorre aspettare” – “Frustrante e ingiustificato lo spread così alto”.

Monti: il percorso di guerra non è finito

L’Italia ha iniziato un percorso di guerra durissimo: contro i diffusi pregiudizi su di lei, contro il debito pubblico e gli effetti inerziali delle decisioni prese in passato, ma anche contro i vizi strutturali del Paese”. Questo il messagio lanciato stamattina dal premier Mario Monti, intervenuto all’assemblea dell’Abi. 

“Mussari ha perfettamente ragione quando dice che il governo non è mai stato tenero con le imprese bancarie – ha continuato il Professore, commentando l’intervento d’apertura di Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione bancaria italiana -. Ma ho molto apprezzato l’atteggiamento dell’Abi, che ci ha garantito il suo sostegno. Saranno prese in attenta considerazione tutte le critiche e i suggerimenti. Auspico che tutte le parti sociali si ispirino a questo comportamento. Vorrei che lo facessero anche alcune parti sociali che hanno ottenuto dei benefici per i loro rappresentati, come è avvenuto per esempio con la riforma del mercato del lavoro”. Inevitabile leggere in queste parole un riferimento alla recente polemica fra Professore e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.  

Monti ha poi proseguito l’elenco dei provvedimenti fin qui varati dal governo ricordando anche gli interventi in tema “di beni e dei servizi, in particolare per quanto riguarda le restrizioni alla concorrenza”, e la “pesante incisione sull’aspetto più nefasto, i meccanismi di generazione della spesa pubblica che hanno prodotto una serie di effetti perversi”. 

In ciascuna di queste “guerre contro interessi legittimi, il più delle volte, ma fortissimi – ha aggiunto il Premier -, stiamo ottenendo risultati differiti”. Quelli in termini di reputazione e credibilità internazionale sono arrivati “più rapidamente del previsto”, ha detto ancora Monti, che poi ha paragonato il trattamento riservato all’ex capo del Governo Silvio Berlusconi al G20 di Cannes (dove fu “sottoposto a tensioni sgradevolissime, prossime all’umiliazione”) al nuovo ruolo conquistato dal nostro Paese nel corso dell’ultimo G20 di Los Cabos, in Messico. 

Ben più lenti sono invece i progressi in ambito finanziario, e per l’Esecutivo è “frustrante” che i riscontri positivi delle misure fin qui messe in campo tardino ad arrivare. Questo è vero soprattutto per quanto riguarda lo spread, che si mantiene su livelli troppo alti, di fatto “ingiustificati”, come aveva sottolineato in precedenza – dallo stesso palco – il governatore di Bankitalia Ignazio Visco.

“Invito a non considerare concluso il percorso di guerra – ha concluso Monti – ma credo che si possa molto ragionevolmente sperare che, non so in quale mese, arriveranno i primi risultati di questa presa di coscenza collettiva della società italiana”. 

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