Monsanto dice nuovamente no alle nozze con Bayer, rifiutando anche la seconda offerta del colosso tedesco, che era arrivato a mettere sul piatto 64 miliardi di dollari. Come successo a fine maggio, quando aveva rispedito al mittente un’offerta più bassa di 2 miliardi, il gruppo americano dell’agrochimica è “aperto a conversazioni costruttive” con il rivale tedesco “e altre parti per capire se una transazione che il Cda crede sia nel migliore interesse dei soci di Monsanto possa essere realizzata”.
Monsanto ha diffuso un comunicato in cui si legge che il suo “consiglio di amministrazione all’unanimità considera inadeguata la proposta” a livello finanziario e “insufficiente nel garantire una certezza dell’operazione”. Il gruppo aggiunge che “non c’è garanzia che una transazione possa essere iniziata o portata a termine, né con quali termini”.
Il 14 luglio scorso Bayer aveva alzato la sua offerta di acquisto interamente in contanti a 125 dollari per azione dai 122 dollari per azione. Ieri Monsanto aveva chiuso in rialzo del 2,89% a 106,44 dollari; nel pre-mercato cede l’1,5%.
