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Bayer: Monsanto rifiuta l’offerta, ma apre alla trattativa

Il Cda del gruppo agrochimico americano considera la proposta “incompleta e finanziariamente inadeguata, ma è aperto a continuare discussioni costruttive per capire se”una transazione che sia nel migliore interesse dei soci di Monsanto possa essere raggiunta”.

Monsanto rifiuta l’offerta da 62 miliardi di dollari di Bayer, ma non chiude la porta alle trattative. Il gruppo americano dell’agrochimica ha fatto sapere in una nota che il suo consiglio di amministrazione all’unanimità considera la proposta “incompleta e finanziariamente inadeguata, ma è aperto a continuare discussioni costruttive per capire se una transazione che sia nel migliore interesse dei soci di Monsanto possa essere raggiunta”.

“Crediamo nei benefici notevoli che una strategia integrata può fornire agli agricoltori e alla società in generale – ha aggiunto Hugh Grant, amministratore delegato di Monsanto – e da sempre rispettiamo il business di Bayer. Tuttavia, la proposta attuale sottovaluta molto la nostra azienda e inoltre non affronta adeguatamente o non fornisce rassicurazioni su alcuni dei rischi finanziari e regolatori potenziali legati all’esecuzione della transazione”.

Il gruppo Usa precisa tuttavia che non c’è alcuna garanzia che un merger possa essere raggiunto e in quali termini: “Il Cda di Monsanto non ha stabilito una tempistica di ulteriori negoziati – si legge ancora nella nota – e Monsanto non intende fare ulteriori commenti per il momento”.

Intanto, dopo l’offerta, Moody’s aveva messo sotto esame per un eventuale downgrade il rating di Bayer (A3), sottolineando che, “nonostante l’operazione abbia una razionalità e rilevanza strategica, data la complementarietà delle due aziende e il settore dimostri fondamentali solidi di lungo periodo”, l’Offerta stessa determina un cambiamento sostanziale nella politica finanziaria di Bayer e aumenta la leva debito/mol a 4,5 volte.

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