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Moda, è morto lo stilista Karl Lagerfeld

Lo storico direttore artistico di Fendi e Chanel è morto a Parigi all’età di 85 anni. Genio incontrastato della moda, è stato assoluto protagonista della scena per quasi quarant’anni.

Moda, è morto lo stilista Karl Lagerfeld

Il mondo della moda è in lutto. È morto a 85 anni Karl Lagerfeld, genio e protagonista incontrastato della moda internazionale. La notizia è stata data da Vanity Fair France.

Stilista, fotografo, sarto, icona di stile, celebre per i suoi abiti e i suoi occhiali neri, era malato da diverse settimane. Non a caso, per la prima volta da decenni, lo scorso 22 gennaio aveva saltato l’imperdibile appuntamento con la sfilata Haute Couture di Chanel durante la settimana della moda di Parigi. Un’assenza pesante che non era passata inosservata.

Direttore artistico di Chanel e di Fendi, Lagerfeld era nato ad Amburgo, in Germania, nel 1933. Forse, perché la sua data di nascita rimane ancora un mistero. Il primo approccio con il mondo della moda arriva nel 1949, quando la madre lo porta con sé a una sfilata di Dior. Nel ’54 si trasferisce a Parigi e ottiene il suo primo lavoro da Pierre Balmain. Non si ferma più: nel 1962 diventa il primo freelancer dell’industria della moda lavorando tra Francia, Italia, GB e Germania e lancia un’etichetta sua. Nel ’65 ha comincia la collaborazione con Fendi. Nel ’64 è la volta di Chloe.

Nel 1980 Lagerfeld, soprannominato “Il Kaiser” fonda la sua etichetta, ma la consacrazione definitiva avviene tre anni dopo, nel 1983, quando diventa direttore artistico di Chanel, maison a cui legherà il suo destino fino alla morte. Famose le sue collaborazioni con i marchi low cost come H&M, società per la quale ha firmato nel 2001 una collezione a edizione limitata. Dal 2010 ha firmato per quattro stagioni le collezioni di Hogan, per cui ha ripensato i modelli classici del brand, sneakers e ballerine. Nel 2006 ha lanciato una collezione casual uomo-donna, K Karl Lagerfeld, che includeva T-shirt e blue jeans.

“Amo considerarmi un freelance – diceva – Questa parola è l’unione di free, libero come ho sempre voluto essere, e lance che ricorda la parola francese lancé, com’era definita un tempo un’ambita cortigiana. Io mi sento libero e mercenario”.

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