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Milano/Fondazione Arnaldo Pomodoro “Tutto è felice nella vita dell’Arte”

La Fondazione Arnaldo Pomodoro rende omaggio alla straordinaria figura di Giovanni Carandente (1926-2009): una mostra dal prossimo settembre

Milano/Fondazione Arnaldo Pomodoro “Tutto è felice nella vita dell’Arte”

La Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugura il prossimo settembre una mostra tutta dedicata a Carandente, ideatore e organizzatore della manifestazione “Sculture nella città” (Spoleto, 1962). Ma anche un evento unico e irripetibile nel panorama artistico italiano, e, dall’altro, dà conto  della sua capacità critica di interpretare l’opera di alcuni dei più grandi artisti del Novecento.
 
Nel 1962 a Spoleto, nell’ambito del Festival dei due Mondi, Carandente fece collocare nella città 106 sculture di importanti autori italiani e internazionali, dando così vita – per la prima volta in Italia – a un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto. Dieci degli artisti partecipanti – David Smith, Alexander Calder, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Lynn Chadwick e Ettore Colla, tra gli altri – furono invitati a realizzare le loro opere negli stabilimenti dell’Italsider, dislocati in varie parti d’Italia, in un innovativo e proficuo connubio tra arte e industria.
 
Grazie alla collaborazione di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto – Museo Carandente e al contributo di Eugenio Carmi, Carlo Lorenzetti, Beverly Pepper, nonché del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, dell’Archivio Fondazione Ansaldo e di alcuni collezionisti privati, saranno esposti i bozzetti e i disegni progettuali delle sculture realizzate per Spoleto e diverse opere di grandi autori internazionali, quali Alexander Calder, Anthony Caro, Eduardo Chillida, Henry Moore e David Smith, a dimostrazione del lungo e intenso sodalizio che legò gli artisti e il critico.
 
Nell’occasione sarà pubblicato il sesto numero della collana “I Quaderni”, catalogo della mostra e valido strumento di approfondimento. Oltre alle immagini delle opere esposte, il volume includerà un’antologia di testi critici di Giovanni Carandente, selezionati da Stefano Esengrini, e le testimonianze di alcuni dei protagonisti dell’esperienza spoletina, raccolte appositamente per il Quaderno.
 
In concomitanza alla mostra la Fondazione riprenderà i laboratori didattici, a cura di Chiara Monetti e Franca Zuccoli, rivolti alle scuole primarie e alle famiglie.

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