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Milan, Seedorf si gioca il futuro: deve arrivare in Europa League

C’è Milan-Livorno (ore 15), ma passa in secondo piano perché l’argomento principe, in casa rossonera, è sempre lo stesso: il futuro di Clarence Seedorf, che sembrava blindato dopo le ultime settimane, condite da cinque risultati utili consecutivi.

Milan, Seedorf si gioca il futuro: deve arrivare in Europa League

Una conferenza allunga la vita. O forse no, a seconda dei punti di vista. C’è Milan-Livorno (ore 15), ma passa in secondo piano perché l’argomento principe, in casa rossonera, è sempre lo stesso: il futuro di Clarence Seedorf. Che sembrava blindato dopo le ultime settimane, condite da cinque risultati utili consecutivi (1 pareggio e 4 vittorie), ma che invece è ancora tutto da definire. Secondo le indiscrezioni che rimbalzano da Via Rossi a Milanello anzi è già deciso, in negativo s’intende. Il diretto interessato però non la pensa così. “Sono sicuro di essere l’allenatore del Milan anche il prossimo anno, a meno che non riceva una telefonata del presidente Berlusconi – ha spiegato in conferenza stampa. – L’ultima volta che l’ho sentito è stata dopo la Lazio, riprenderemo i contatti settimana prossima. Il focus della squadra è sull’Europa, non sulla mia posizione. Se avete domande da fare in proposito chiedete a Galliani…”. Già, è proprio questo il problema. L’ad sfugge da giorni un confronto pubblico sul tema, nonostante le occasioni per parlare e chiarire il tutto non siano mancate, anzi. Ieri per esempio Galliani era a Milanello assieme a tecnico e squadra: sarebbe bastata una breve dichiarazione per spegnere l’incendio, invece niente.

Lo stesso vale per Berlusconi, giustificato solo in parte dalle vicende giudiziarie e politiche degli ultimi giorni. Insomma, i problemi ci sono eccome e il futuro di Seedorf sulla panchina del Milan è davvero in pericolo. Tutto dipenderà dai risultati, anche se negli ultimi giorni l’asticella è stata alzata (di proposito?): ora infatti il sesto posto (l’Europa League) non basta più perché la società mira al quinto, attualmente occupato dall’Inter. “A me questo non è mai stato detto – si è schernito l’olandese. – Poi è chiaro che da uomini di sport cerchiamo di arrivare il più in alto possibile”. In attesa di capire come si schiererà il pubblico rossonero (su Twitter è già nato l’account #iostoconseedorf) il tecnico ha mostrato serenità e aplomb invidiabili, quantomeno dopo una settimana del genere. La fiducia deriva da un carattere di ferro, ma anche dagli ultimi risultati che l’olandese spera di migliorare con un’ulteriore vittoria oggi pomeriggio. “Ogni partita che arriva è sempre più importante – il suo pensiero. – Non pensiamo alle prossime (Roma e Inter, n.d.r.) ma solo a questa col Livorno. Se faremo sei punti consecutivi in casa avremo fatto il nostro dovere”. Nessun riferimento neanche ai rapporti con Galliani (“parlo solo della partita”) o a quelli con alcuni giocatori scontenti (“ho tutti a disposizione, farò le mie scelte come al solito”), ma testa solo al campo. Dopo le polemiche Seedorf rilancerà Abate dal primo minuto, che comporrà così il quartetto difensivo con Rami, Mexes e Constant. A centrocampo spazio a De Jong e Montolivo, sulla trequarti a Robinho, Kakà e Taarabt, in attacco a Balotelli. Di Carlo, a caccia di una salvezza sempre più difficile (3 i punti in meno dal Bologna quartultimo) risponderà con un 3-5-2 con Bardi in porta, Ceccherini, Valentini e Castellini in difesa, Piccini, Benassi, Duncan, Greco e Mesbah a centrocampo, Emeghara e Paulinho in attacco.

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