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Milan, Pazzini e Bojan: contro il Siena torna il sorriso

Lo spagnolo ha dato vivacità ad una manovra offensiva fin lì piuttosto impacciata, ma soprattutto ha segnato il gol spacca match (67°) – Importante anche la prestazione di Boateng, autore di un secondo tempo di grande sacrificio oltre che dell’assist per Bojan.

Milan, Pazzini e Bojan: contro il Siena torna il sorriso

Il Milan ritrova il sorriso. Lo fa grazie alla vittoria sul Siena, ma anche in virtù dei risultati delle dirette concorrenti, che lo rimettono in gioco nella lotta Champions. Le sconfitte di Fiorentina, Inter e Roma sono un regalo insperato per i rossoneri, ora a quota 30 punti in classifica. Il terzo posto occupato dal Napoli dista 7 lunghezze, ma con un girone intero da giocare è ancora tutto in gioco, e questo, considerato dove si trovava il Milan non molto tempo fa, è già qualcosa.

Detto questo, i rossoneri dovranno crescere molto se vorranno davvero raggiungere la zona Champions. Anche ieri è arrivata una vittoria con luci e ombre, fatta di ritmi compassati, disattenzioni difensive e, per fortuna, di giocate individuali in grado di fare la differenza. Nella fattispecie è Bojan Krkic a salire sugli scudi, perché il suo ingresso in campo ha letteralmente cambiato la partita.

Lo spagnolo ha dato vivacità ad una manovra offensiva fin lì piuttosto impacciata, ma soprattutto ha segnato il gol spacca match (67°). Singolare poi che la rete sia arrivata di testa, perché l’ex attaccante di Barça e Roma è tutt’altro che un Marcantonio. Conferma importante per Allegri, che in attesa di capire il futuro di Robinho (pare che resti fino a giugno, ma mai dire mai) ha riscoperto un’alternativa di lusso, in grado di cambiare il corso delle partite.

Importante anche la prestazione di Boateng, autore di un secondo tempo di grande sacrificio oltre che dell’assist per Bojan, che dopo le parole rilasciate alla stampa tedesca (“Non so se resterò in Italia”) aveva tutti gli occhi puntati addosso. “Sono contento perché siamo arrivati a 30 punti dopo un inizio difficile – ha dichiarato Allegri in conferenza stampa. – Chiudere il girone di andata con una vittoria dopo la sosta è importante perché sono partite in cui puoi trovare diverse difficoltà. Dopo un brutto primo tempo, la squadra ha dimostrato maturità e ha fatto un ottimo secondo tempo, meritando la vittoria”.

A sigillare il tutto ci ha pensato Pazzini, bravo prima a procurarsi e poi a trasformare un calcio di rigore (80’). Ma, come detto in precedenza, il Milan continua ad avere limiti notevoli. E così, sulla falsa riga di quanto accaduto numerose volte, si è complicato la vita subendo l’ennesimo gol di testa (87’ Paolucci). L’episodio si è rivelato indolore, ma il campanello d’allarme è suonato ancora: questa squadra prende troppi gol. Lo sa bene Adriano Galliani, tornato ieri dal Brasile e pronto ad incontrare quest’oggi Silvio Berlusconi e Massimiliano Allegri per un summit di mercato. “Vedrò presidente e allenatore per fare il punto sulle strategie – ha ammesso sornione l’ad rossonero. – Ma se non parte nessuno, non arriverà nessuno. In attacco poi siamo a posto: c’erano 6 attaccanti, e dopo la partenza di Pato siamo in 5”. Ma intanto i rumors su Drogba e Balotelli non si fermano…

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