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Milan: indagine della procura di Milano sulla vendita del club da Elliott a RedBird

L’ipotesi è di appropriazione indebita – Inchiesta nata dall’esposto dell’ex socio di minoranza Blue Sky

Milan: indagine della procura di Milano sulla vendita del club da Elliott a RedBird

La Procura di Milano accende il faro sulla vendita del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale, avvenuta nell’agosto del 2022. Sono in corso una serie di acquisizioni da parte del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Milano nell’ambito di una inchiesta disposta dai magistrati in seguito a un esposto presentato dal socio di minoranza del Milan, la società lussemburghese Blue Skye.

Vendita del Milan, Blue Skye: violate alcune regole

A quanto si è saputo, la Gdf sta effettuando acquisizioni di documenti in alcuni uffici (non nella sede del Milan) a partire dall’esposto della società lussemburghese Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. La società, nel ricostruire alcuni aspetti dell’operazione, sostiene siano state violate alcune regole. Al momento il fascicolo aperto contro ignoti ipotizza una presunta appropriazione indebita, ma non ci sono indagati.

A fine agosto del 2022 il fondo Elliott ha venduto il Milan a RedBird, nell’ambito di un’operazione che prevedeva la cessione del 99,93% delle azioni per un importo pari a 1,2 miliardi di euro. 

La società lussemburghese Blue Skye, azionista di minoranza del Milan, si era rivolta al tribunale civile di Milano per bloccare l’operazione (rinunciando poi il 13 settembre scorso), dopo che aveva già avviato due cause al tribunale di Lussemburgo e una al tribunale di New York. Secondo Blue Skye Elliott avrebbe ceduto il Milan in violazione dei suoi diritti di socio di minoranza, operando “con malizia e inganno”.

Come spiega Radiocor, le relazioni tra Elliott e Blue Skye risalgono ad alcuni anni fa, dopo che era stata realizzata con i capitali del fondo dei Singer (e con l’apporto di Blue Skye) un’operazione di acquisto del grand hotel Bauer di Venezia. Le loro strade si incontrano di nuovo 2018, dopo l’escussione del pegno nei confronti di Yonghong Li (ex proprietario del Milan). Sotto i riflettori, come emerso da alcune inchieste giornalistiche passate, ci sono i diritti di voto di Blue Skye sulle holding di controllo del Milan, malgrado la quota del fondo londinese sia solo di minoranza.

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