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Milan-Atalanta è il big match della serie A di oggi ma per Inter, Juve e Napoli occhio alle trappole delle piccole

Milan-Atalanta è l’incontro più interessante della domenica tra due squadre di vertice che giocano un calcio diverso. La Juve cerca il riscatto con il Frosinone. L’Inter va a Lecce. Il Napoli verificherà a Cagliari se è tornato in salute

Milan-Atalanta è il big match della serie A di oggi ma per Inter, Juve e Napoli occhio alle trappole delle piccole

Una domenica d’altri tempi. La 26esima, complice la settimana di coppe europee, concentrerà i big match nella giornata di oggi con tutte le big storiche in campo a poche ore di distanza, in attesa di concludersi domani con le romane. E così vivremo una domenica con Inter, Juventus, Milan e Napoli a sfidarsi a distanza, anche se con obiettivi evidentemente diversi.

Lecce – Inter (ore 18, Dazn)

Il primo capitolo, com’è giusto che sia, spetta alla capolista Inter, di scena a Lecce per tentare un ulteriore allungo verso la seconda stella. Inzaghi è sempre più vicino a cucirsi il tricolore sul petto, ma l’obiettivo, almeno a livello matematico, non è ancora in saccoccia. Ecco perché i punti in palio al Via del Mare sono pesanti, tanto più che precedono il delicatissimo recupero con l’Atalanta di mercoledì: due vittore e lo scudetto sarebbe quasi cosa fatta, a prescindere dalle rivali. Normalmente presenteremmo la sfida di Lecce come una potenziale trappola, con questa Inter però, proprio come il Napoli un anno fa, certi discorsi lasciano il tempo che trovano. I nerazzurri, almeno sin qui, non hanno mai abbassato la soglia di concentrazione, nemmeno dopo la Champions, ragion per cui partono favoritissimi anche oggi. I pugliesi di D’Aversa, inoltre, hanno raccolto una sola vittoria nelle ultime nove partite, dunque non rappresentano certo un ostacolo insormontabile, per quanto sia giusto sottolineare il possibile effetto Via del Mare.

Lecce – Inter, le formazioni: Inzaghi fa turnover, Sommer non convocato

Inzaghi non ama il turnover selvaggio e anche oggi, dipendesse solo da lui, confermerebbe la formazione titolare, limitandosi a un paio di cambi. L’infortunio di Thuram (due settimane di stop, a Madrid ci sarà) e l’imminente sfida con l’Atalanta lo costringeranno a toccare molto di più, senza contare l’influenza che ha colpito Sommer: lo svizzero non è stato neanche convocato, dunque al suo posto ci sarà Audero. Il 3-5-2 nerazzurro dovrebbe così vedere Audero in porta, Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto in difesa, Dumfries, Frattesi, Asllani (ballottaggio con Calhanoglu), Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Sanchez (favorito su Arnautovic) e Lautaro in attacco. D’Aversa, costretto a rinunciare allo squalificato Pongracic, risponderà con un 4-3-3 con Falcone tra i pali, Gendrey, Touba, Baschirotto e Gallo nel reparto arretrato, Kaba, Ramadani e Oudin in mediana, Almqvist, Krstovic e Banda nel tridente offensivo.

Juventus – Frosinone (ore 12.30, Dazn e Sky)

Le danze domenicali si apriranno però a Torino, dove la Juventus riceverà il Frosinone nel tentativo di tornare alla vittoria dopo oltre un mese di magra. Da quel 3-0 a Lecce del 21 gennaio, infatti, sono arrivati solo due punti in quattro partite con Empoli, Inter, Udinese e Verona: troppo poco per chi sognava di infastidire l’Inter fino alla fine, ma anche per tenersi il secondo posto senza troppi problemi. Solo la sconfitta del Milan a Monza, infatti, ha evitato ad Allegri di scivolare al terzo, ora però il calendario offre un’altra possibilità e il tecnico deve necessariamente sfruttarla. I bianconeri hanno già incontrato il Frosinone due volte, una in campionato e una in Coppa Italia, raccogliendo altrettanti successi, seppur molto diversi tra loro. Tirato il 2-1 del 23 dicembre scorso, addirittura roboante il 4-0 del 11 gennaio: era un’altra Juve, certo, ma i valori sono rimasti grossomodo gli stessi. Gli ultimi risultati hanno riportato parecchie nubi sopra la testa di Allegri, specialmente per il gioco espresso, ma anche per alcune scelte (sia iniziali che a gara in corso) molto discutibili. Oggi vedremo se la squadra saprà reagire nel modo giusto, o se proseguirà sulla china dell’ultimo periodo.

Allegri: “Torniamo a vincere! Se firmerei in bianco per restare? Ho già un contratto”

“È stata una buona settimana di lavoro come sono state le altre prima dei risultati negativi che ci sono stati – il pensiero di Allegri -. Ora abbiamo una partita difficile contro una squadra che gioca bene e crea, ma il nostro obiettivo è tornare a vincere. Se firmerei in bianco per restare? In questo momento non firmerei niente, perché ho già un contratto e penso solo a portare la squadra in Champions. Qualche giorno fa ho osservato i dati degli scudetti vinti dalla Juve: i nove titoli consecutivi hanno, per così dire, drogato un po’ la realtà. Sono stati vinti cinque scudetti nell’era Carcano e poi nove consecutivi, ma la Juve non ha mai trionfato per più di due stagioni di seguito e adesso siamo in un momento di costruzione, con l’obiettivo di portare a casa la coppa Italia e di andare in Champions: servono almeno 70 punti”.

Juventus – Frosinone, le formazioni: Allegri conferma il 3-5-2, Alcaraz titolare

In settimana si è parlato molto dell’ipotesi tridente (Yildiz-Vlahovic-Chiesa), ma alla fine Allegri opterà ancora per il canonico 3-5-2, evidentemente ritenuto più idoneo, con una sola vera novità: Alcaraz giocherà dall’inizio al posto di Kostic. L’undici anti-Frosinone vedrà così Szczesny in porta, Gatti, Bremer e Rugani in difesa, McKennie, Alcaraz, Locatelli, Rabiot e Cambiaso a centrocampo, Vlahovic e Chiesa in attacco, anche se Yildiz nutre ancora qualche speranza di prendersi una maglia. Classico 4-3-3 anche per Di Francesco, che risponderà con Cerofolini (in vantaggio su Turati) tra i pali, Zortea, Okoli, Romagnoli e Valeri nel reparto arretrato, Brescianini, Barrenechea e Mazzitelli in mediana, Soulé, Cheddira e Harroui nel tridente offensivo.

Milan – Atalanta (ore 20.45, Dazn)

Il match clou della giornata è senza dubbio quello di San Siro, teatro di un Milan-Atalanta molto interessante sia in chiave secondo posto che Champions. Fino a una settimana fa, complice il lungo ciclo di risultati utili consecutivi, raccontavamo di un Diavolo lanciatissimo, poi però sono arrivate le sconfitte con Monza e Rennes (quest’ultima indolore) e i giudizi sono parzialmente cambiati. La squadra di Pioli, pur segnando tanto, subisce troppo e questa non è certo una premessa positiva al cospetto della Dea, lei sì in un gran momento di forma. Gasperini, inoltre, ha già battuto Pioli sia in campionato (3-2) che in Coppa Italia (1-2), confermandosi avversario scomodissimo: il tecnico nerazzurro ha tutta l’intenzione di ripetersi anche oggi e scavalcare il Bologna, per poi giocarsi il recupero con l’Inter senza l’assillo dei punti. Resta da capire che versione del Milan scenderà in campo, perché le ultime due hanno lasciato molto a desiderare sotto tutti i punti di vista. Pioli, pur privilegiando l’Europa League, sa bene che questa partita può spostare tanto della sua stagione: vincerla lo riporterebbe a distanza di sicurezza dalle inseguitrici, pareggiarla, o peggio perderla, rimetterebbe in discussione pure il terzo posto.

Pioli: “Partita importante e difficilissima. De Ketelaere? Ricordo i vostri commenti quando dicevo che non era un bidone…”

“È una partita molto importante per la classifica e per tornare a vincere dopo il ko di Monza – ha spiegato Pioli -. Noi, l’Inter e l’Atalanta siamo le squadre che nelle ultime 10 giornate hanno fatto più punti, sarà una sfida difficilissima. De Ketelaere? Ricordo i vostri commenti quando dicevamo che aveva qualità e non era un bidone… È uno dei tanti esempi di giocatori che faticano al primo anno e poi crescono, Gasperini è stato bravo a trovargli una posizione più adatta. Europa League primo obiettivo? Non è così, vogliamo essere protagonisti in entrambe le competizioni. Non ho 11 titolari ma un gruppo di giocatori forti, a Monza ho fatto scelte giuste per le condizioni fisiche dei miei giocatori, ma so che veniamo giudicati dai risultati”.

Milan – Atalanta, le formazioni: Pioli torna a puntare sui titolari, Gasp con lo spauracchio De Ketelaere

Dopo il maxi-turnover di Monza, rivelatosi clamorosamente sbagliato, Pioli tornerà a puntare sui cosiddetti “titolarissimi”, alcuni dei quali (vedi Giroud) lasciati a riposo in settimana. Il tecnico rossonero punterà su un 4-2-3-1 con Maignan in porta, Calabria, Thiaw, Gabbia e Theo Hernandez in difesa, Bennacer e Reijnders a centrocampo, Pulisic, Loftus-Cheek e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Gasperini, costretto a rimandare il rientro di Lookman (tornato acciaccato dalla Coppa d’Africa), risponderà con un 3-4-2-1 con Carnesecchi tra i pali, Scalvini, Djimsiti e Kolasinac nel reparto arretrato, Holm, De Roon, Ederson e Ruggeri in mediana, Koopmeiners e Miranchuk alle spalle dell’unica punta De Ketelaere, ex osservatissimo della partita.

Cagliari – Napoli (ore 15, Dazn)

A completare la ricca domenica di Serie A ci sarà poi il Napoli, atteso dall’insidiosa trasferta di Cagliari. Il pareggio con il Barcellona, per giunta in rimonta, ha sicuramente portato un pizzico d’entusiasmo, ma il lavoro per tornare a livelli accettabili è ancora lungo. Della notte di Champions, infatti, si può salvare solo il risultato, mentre il gioco ha lasciato decisamente a desiderare: Calzona non può certo fare miracoli, così come limitarsi a traghettare la squadra senza portare scosse di alcun tipo. La scalata verso il quarto posto (o anche il quinto, ranking permettendo) passa da due vittorie con Cagliari e Sassuolo (mercoledì), dunque gli azzurri dovranno smaltire in fretta le fatiche europee e concentrarsi sugli uomini di Ranieri, a loro volta chiamati a vincere per uscire dalla zona rossa. Il Napoli, quinta peggior squadra nel Dopoguerra per rendimento post Scudetto, non può più fare calcoli di nessun tipo, ecco perché De Laurentiis ha optato per il terzo cambio in panchina, nella speranza che sia quello giusto: la prossima Champions, del resto, sarà la più ricca della storia e lui non vuole restarne fuori per nessun motivo.

Cagliari – Napoli, le formazioni: Calzona col 4-3-3, Osimhen stringe i denti

Il secondo Napoli targato Calzona proseguirà sulla strada maestra (inteso come Sarri e Spalletti) del 4-3-3, anche se con un paio di modifiche rispetto a mercoledì. La squalifica di Di Lorenzo, infatti, costringe il tecnico a cambiare il reparto difensivo, mentre in mezzo si tornerà a puntare su Traoré, protagonista di un buon ingresso in Champions. Gli azzurri giocheranno con Meret in porta, Mazzocchi, Rrhamani, Juan Jesus e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Traoré a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Ranieri, un punto (domenica scorsa a Udine) nelle ultime cinque giornate, risponderà con un 4-3-1-2 con Scuffet tra i pali, Di Pardo, Mina, Dossena e Augello nel reparto arretrato, Nandez, Prati e Makoumbou in mediana, l’ex Gaetano (due gol consecutivi) alle spalle della coppia offensiva formata da Luvumbo e Lapadula.

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