Alle prese con le accuse di non capire le evoluzioni del mercato, Steve Ballmer, ceo di Microsoft si espone: e annuncia la presentazione, in settimana (in California e a Taiwan), di un sistema operativo pensato per i tablet e i device mobili. Ma per i detrattori di Ballmer, la mossa è tardiva. Al ceo si rimprovera l’incapacità di innovare: il modello di riferimento è, naturalmente, Apple, che con i suoi dispositivi (e relative applicazioni) sta infilando un successo dopo l’altro. E la scorsa settimana il valore di mercato di Microsoft è stato momentaneamente superato da quello di un altro competitor, IBM.
Il cui ceo, Sam Palmisano, ha detto di recente che “l’era del Pc è finita”. Proprio sul Pc Microsoft ha costruito il suo enorme potere (basato principalmente sulla vendita del sistema operativo Windows), che da tempo comincia a vacillare. Altro segno negativo per Ballmer: il quarantatreenne David Einhorn, manager di un potente hedge fund e azionista Microsoft, ha chiesto un nuovo leader per la compagnia di Redmond.
