L’ora della verità si avvicina per la Grecia ma anche per l’Europa – Secondo i due autorevoli economisti bisogna andare alla radice dei problemi con realismo – La bancarotta greca con l’uscita dall’euro e il ritorno alla dracma sarebbe un suicidio non solo per Atene ma per la stessa Unione europea – Meglio gli eurobond
Secondo Marcello Messori (ordinario a Tor Vergata, ex presidente di Assogestioni) e Marco Onado (docente alla Bocconi, ex commissario Consob) bisogna essere pragmatici. L’ipotesi di bancarotta greca con l’uscita dall’euro non è realistica: una prospettiva che porterebbe al suicidio, tanto per Atene quanto per la stessa Unione europea. Quella degli eurobond è la strada migliore.
Messori: castigare la Grecia e spingerla fuori dall’euro sarebbe catastrofico per tutti
Onado: la Grecia non è l’Argentina, piuttosto che alla dracma meglio tornare ai Brady bond
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Torinese, classe 1953. Giornalista di lungo corso prima al Sole 24 Ore, poi alla Stampa (come caporedattore centrale e come responsabile della sede di Milano), già direttore di “Borsa e Finanza”. Ha diretto per cinque anni le attività editoriali dell’associazione italiana degli analisti finanziari. Collabora con il Foglio, Libero e Arbiter.
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