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Mediobanca: ricavi record (+8%) e utile netto in crescita del 12%. Dividendo a 0,75 euro per azione

Mediobanca stima utili e ricavi 2023 in crescita e conferma gli obiettivi del Piano d’Impresa con ricavi a circa 3 miliardi e 1,9 miliardi per la remunerazione degli azionisti

Mediobanca: ricavi record (+8%) e utile netto in crescita del 12%. Dividendo a 0,75 euro per azione

Mediobanca super il test dei conti. La merchant bank milanese ha chiuso i conti al 30 giugno 2022 con ricavi record e un utile netto di 907 milioni di euro, in aumento del 12,3% rispetto agli 807 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente. L’utile per azione è aumentato del 15% a 1,05 euro. Alla luce di questi risultati i vertici di Mediobanca hanno proposto la distribuzione di un dividendo di 0,75 euro per azione. Il pay-ouy (la quota di utile netto che sarà distribuito agli azionisti) è pari al 70%. La cedola sarà staccata il lunedì 21 novembre 2022 e messa in pagamento il 23 novembre. Intanto, il mercato apprezza e il titolo di Mediobanca guadagna lo 0,83% a 8,24 euro.

Alla luce dell’attuale contesto macroeconomico, spiega una nota, Mediobanca è “atteso esprimere un altro anno di crescita di attivi fruttiferi, ricavi ed utili, cogliendo così gli obiettivi del Piano d’Impresa fissati, per il 2023, in ricavi per circa 3 miliardi (con un tasso medio ponderato di crescita annua nel quadriennio 19-23 del 4%), utile per azione a 1,10 euro (Cagr +4%), un Rota in salita all’11%, remunerazione degli azionisti per complessivi 1,9 miliardi in dividendi cash”.

Mediobanca: risultati 2021-2022 sopra il consensus degli analisti

Il risultato netto del quarto trimestre di 191 milioni, che si confronta col dato di 203,7 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, risulta sopra le attese del mercato, che prevedevano un utile netto sui 175 milioni di euro. Piazzetta Cuccia parla di “risultati di esercizio record” sui 12 mesi, “confermando anche nel quarto trimestre importanti livelli di operatività e redditività, malgrado l’accentuarsi dell’instabilità sui mercati”.

In aumento anche il margine di intermediazione che è salito da 2,63 miliardi a 2,85 miliardi di euro (+8,5%), con un contributo crescente nel solo quarto trimestre (723,7 milioni contro i 664,8 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio). Il margine di interesse è aumentato del 4,5% (da 1,42 miliardi a 1,48 miliardi di euro) sostenuto dal favorevole andamento di Consumer (+6,3%, da 878,8 milioni a 934,3 milioni).

Nell’anno, il gruppo ha registrato il suo record di ricavi a 2,851 miliardi di euro (+8%), con margine di interesse in crescita del 5% e commissioni in aumento del 14%. Il cost/income è al 46%, con un costo del rischio che si attesta a 48 punti base. Sul fronte patrimoniale, l’indice Cet1 “phase-in” è al 15,7% (+40 punti nel trimestre, -60 punti nei 12 mesi prevalentemente per l’effetto del piano di buyback), con impatto di circa -10 punti “dell’estrema volatilità dei mercati su tutto l’esercizio”. Il Cet1 ‘fully loaded’ si attesta al 14,5%3 (da 14,0% a marzo 2022).

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