Condividi

Mediaset: utili e ricavi in calo nel 2022, ma meglio del pre-Covid. Giù la pubblicità, dividendo di 5 centesimi

Il dividendo verrà proposto all’assemblea di giugno insieme al raggruppamento delle azioni di categoria A e B

Mediaset: utili e ricavi in calo nel 2022, ma meglio del pre-Covid. Giù la pubblicità, dividendo di 5 centesimi

MediaForEurope (ex Mediaset) chiude il 2022 con un utile in calo a 216,9 milioni di euro dai 374,1 milioni del 2021, ma fa meglio dei 190,3 milioni del periodo pre-Covid (+30,1% considerando l’utile netto adjusted). I ricavi netti consolidati ammontano invece a 2,801 miliardi rispetto ai 2,914 miliardi dell’anno precedente. La società guidata da Pier Silvio Berlusconi considera i risultati dell’esercizio 2022 “superiori alle stime aziendali di inizio anno”, formulate prima dei forti segnali di incertezza causati dalle crisi internazionali. Il dividendo è confermato a 5 centesimi per azioni e verrà proposto all’assemblea di giugno, nella quale si discuterà anche del raggruppamento delle azioni di categoria A e B.

A Piazza Affari, dopo gli acquisti nella giornata di ieri il titolo B scende dello 0,48%, mentre Mfe A è in rialzo dell’0,66% a 0,458 euro per azione.

“Abbiamo agito velocemente per rimodulare tutta l’attività editoriale e commerciale del gruppo, determinando anche una sensibile riduzione dei costi — ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi —. Il risultato è stato molto positivo: anche nel 2022 che ha visto flettere i conti di tutto il settore media, con riassetti anche drastici dei livelli occupazionali, Mfe è particolarmente soddisfatta delle azioni manageriali che, senza alcun effetto sugli organici, hanno portato a conseguire un utile importante”.

I conti del 2022

Nel dettaglio, il gruppo mette in archivio un 2022 chiuso con un utile netto in contrazione e ricavi in flessione del 3,9% a 2,081 miliardi. In calo anche la marginalità: l’ebitda è sceso del 10% circa a 803,6 milioni, invece l’ebit del 33% a 280,1 milioni. Stabili (-1%) i costi operativi a 1,99 miliardi. La generazione di cassa è stata positiva per 366,2 milioni (contro i 507,3 milioni nel 2021) mentre l’indebitamento netto è pari a 873,3 milioni, in rialzo rispetto agli 869,2 milioni del 2021.

L’obiettivo per il 2023 è conseguire su base annua (anche in un contesto pubblicitario sostanzialmente stazionario rispetto al 2022) un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati positivi. Nel corso del secondo trimestre, inoltre, è previsto il perfezionamento del progetto di fusione transfrontaliera per incorporazione di Mediaset Espana in Mfe deliberato dalle rispettive assemblee in data 15 marzo 2023.

Migliorano gli ascolti ma i ricavi pubblicitari calano

Il lavoro editoriale di Mediaset sulla programmazione, sottolineano dal gruppo, ha portato a una crescita d’ascolto di tutti i principali generi: soprattutto per intrattenimento, fiction e informazione. Mentre calano i ricavi pubblicitari dell’1,8% a 1,946 miliardi di euro. Lo ha indicato nella presentazione dei conti agli analisti Matteo Cardani, direttore generale Marketing & Ad Operations di Publitalia. Il risultato operativo delle attività italiane, si legge nella nota, è stato positivo per 88,5 milioni.

La proposta di dividendo e il raggruppamento delle azioni

All’assemblea del gruppo del prossimo 7 giugno, il consiglio di amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo 2023, relativo all’esercizio 2022, pari a euro 0,05 per ciascuna azione ordinaria di categoria A e di categoria B. La cedola sarà staccata il 24 luglio 2023 e messa in pagamento il 26 luglio.

All’assemblea del gruppo del 7 giugno sarà votata, fra le varie cose, anche una modifica dello statuto per il raggruppamento delle azioni di categoria A e B, secondo un rapporto di 1 a 5, e la conseguente riduzione del valore nominale delle stesse, rispettivamente di 0,06 euro e 0,60 euro. E verrà inserita nello statuto “la possibilità di tenere le assemblee in audio-video conferenza”. L’assemblea del gruppo delibererà anche sul rinnovo del programma di acquisto di azioni proprie per un periodo di 18 mesi entro il limite del 20% del capitale sociale.

Commenta