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Mediaset e Fiat mandano in rosso la Borsa (-0,47%). Bene invece l’asta dei Btp

I rovesci parlamentari di Berlusconi affondano Mediaset e l’allarme-debito colpisce Fiat anche se gli utili salgono (ma meno del previsto) – Piazza Affari limita i danni ma va in rosso: -0,47% – I conti trimestrali danno linfa all’Eni – Bene l’asta dei Btp – Attesa dei mercati finanziari per le decisioni della Fed ma a metà pomeriggio Wall Street perde

Mediaset e Fiat mandano in rosso la Borsa (-0,47%). Bene invece l’asta dei Btp

In attesa della riunione della Fed le Borse europee chiudono negative dopo una mattinata sostenuta da alcune trimestrali e a dal rialzo della fiducia economica nell’Ue al di sopra delle stime.

Milano chiude in calo dello 0,47% con lo spread che è salito a quota 250 punti sulle tensioni politiche. In mattinata invece il buon esito delle aste Btp avevano raffreddato il differenziale a quota 243 punti. Il Tesoro ha venduto tutti i 3 miliardi del Btp a cinque anni in scadenza a dicembre 2018 con rendimento medio sceso sotto il 3% per la prima volta da aprile scorso e domanda in crescita superando l’offerta di 1,65 volte da 1,43 precedente. Il Tesoro ha anche collocato Btp a dieci anni marzo 2024 per 3 miliardi di euro, l’ammontare massimo prefissato con rendimento medio sceso al 4,11%, ai minimi da aprile scorso, dal 4,50% registrato a settembre. In aumento la domanda con un rapporto di copertura salito a 1,53 da 1,38 precedente.

Parigi (-0,09%), Londra (+0,04%), Francoforte (-0,13%), Madrid (-0,86%).

Negli Usa si attende la riunione del Fomc ma le attese sono per dettagli sull’inizio del tapering che secondo molti analisti inizierà all’inizio del 2014. Intanto, il sondaggio ADP ha indicato a ottobre una crescita di posti di lavoro di 130 mila unità, inferiore ai 150 mila attesi. Wall Street parte incerta e alla chiusura dell’Europa viaggia in negativo. Il cambio euro dollaro è a 1,3767. Il petrolio Wti scende dello 0,9% a 97,32 dollari al barile.

A Piazza Affari cade Fiat -2,23%. Dopo un’accelerazione al rialzo sulla scia della trimestrale di Chrysler, il Lingotto inverte la rotta appesantito dai conti trimestrali e dalla revisione degli obiettivi 2013. Exor -2,57%. Gtech -3,4%, Azimut -2,53%. I rovesci parlamentari di Berlusconi affondano anche Mediaset -2,86%.

In controtendenza Luxottica +2,22%, Eni +1,33% dopo i conti dei primi 9 mesi dell’anno, Wdf +1,19%, Ubi +0,59%, Autogrill +0,69%.

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