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“Manovrina” anti-deficit, ecco le misure in arrivo

Il ministro Franceschini e fonti del Tesoro smentiscono che il decreto allo studio del Governo per ridurre il deficit 2013 comprenda un nuovo rincaro delle accise sui carburanti – In arrivo misure per la vendita di immobili pubblici e 330 milioni di euro per finanziare la Cassa integrazione di quest’anno – Nascerà un Fondo per l’immigrazione da 190 milioni.

“Manovrina” anti-deficit, ecco le misure in arrivo

La chiamano “manovrina”, ma i suoi obiettivi non sono affatto minimi. Il decreto che oggi pomeriggio arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri punta a ricondurre il rapporto deficit-Pil del nostro Paese entro il limite europeo del 3%. Secondo le stime più attendibili, al momento i conti italiani del 2013 sforano dello 0,1% questa soglia: è quindi necessaria una correzione in extremis per evitare che Bruxelles apra nei nostri confronti una nuova procedura d’infrazione per disavanzo eccessivo. Il conto totale si aggira intorno agli 1,6 miliardi. 

ACCISE SUI CARBURANTI, ACCONTI IRES E IRAP

Una delle misure più controverse è l’aumento delle accise sui carburanti, la più classica delle fonti cui i governi italiani attingono nei momenti di necessità. Nella bozza originaria del provvedimento – la cui approvazione era stata rinviata per la crisi interna alla maggioranza – era previsto che le tasse su benzina e gasolio crescessero di 6,5 centesimi fino al 31 dicembre 2013 e di 3,3 centesimi dal primo gennaio 2014 al 31 gennaio 2015, garantendo un gettito di 184,9 milioni per l’anno in corso e di 906,6 milioni per il prossimo.

Questa mattina, tuttavia, si è saputo che l’Esecutivo sta lavorando per evitare questo aumento e nel primo pomeriggio fonti del Tesoro hanno confermato che il documento finale non conterrà alcun aumento delle accise dei carburanti.

“Chiedo davvero ai media di verificare le informazioni prima di far circolare notizie false che alimentano tensioni e preoccupazione tra le gente già in difficoltà – ha ribadito in una nota il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini –. Non ci sarà alcun aumento delle accise o altri prelievi fiscali per coprire il rientro al 3% e le altre misure del decreto di oggi”.

La bozza originaria prevedeva anche l’aumento al 103 dal 101% degli acconti Ires e Irap di novembre sulle società di capitali.

CIG 2013, IN ARRIVO 330 MILIONI 

L’ultima versione del provvedimento stanzia inoltre 330 milioni di euro per finanziare la Cassa integrazione del 2013. “Ferme restando le risorse già destinate mediante riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali comunitari 2007/2013 oggetto del Piano di azione e coesione – si legge nel testo –, l’autorizzazione di spesa è incrementata, per l’anno 2013, di 330 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga”. Altri 35 milioni di euro saranno destinati al fondo per la social card.

TAGLIO ALLE SPESE CORRENTI DEI MINISTERI

Una delle voci fondamentali da cui il Governo può recuperare risorse è senz’altro la riduzione della spesa pubblica, in particolare per quanto riguarda le spese correnti dei ministeri: “Per l’anno 2013 – si legge ancora nella bozza della manovrina – le disponibilità di competenza e di cassa relative alle spese rimodulabili del bilancio dello Stato sono accantonate e rese indisponibili per ciascun ministero”. Restano salve dagli accantonamenti le spese rimodulabili riferite all’istruzione, la ricerca, la coesione e l’Expo.

FONDI PER L’ IMMIGRAZIONE

Dopo la tragedia di Lampedusa, per far fronte ai problemi legati all’immigrazione è prevista l’istituzione di un Fondo da 190 milioni di euro per il 2013. Aumenterà infine di 20 milioni la dotazione del Fondo per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

COMPENSAZIONE IMU AI COMUNI

In arrivo anche 120 milioni in più per il fondo di solidarietà comunale 2013 come compensazione del gettito Imu. Si prevede poi che le risorse attribuite a ciascun comune non rilevino ai fini del patto di stabilità interno.

INDENNIZZO IMPRESE TAV

Il provvedimento stanzia infine una serie d’indennizzi per le imprese impegnate nella realizzazione di infrastrutture e insediamenti strategici (come la Tav) e che abbiano subito atti di danneggiamento (non colposi) volti ad ostacolare o rallentare l`esecuzione delle stesse opere.

ALTRE MISURE

Fra le altre misure comprese nella bozza decreto figurano il rafforzamento del Comitato di Consulenza globale e di garanzia delle privatizzazioni (che diventerà permanente) e interventi per la vendita di parte del patrimonio immobiliare pubblico (con annessa semplificazione del processo di alienazione).

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