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Maggiore trasparenza sulle buonuscite dei manager, arrivano le raccomandazioni Consob

La Commissione ha pubblicato le raccomandazioni sulle informazioni da fornire sulle buonuscite in caso di cessazione anticipata della carica – Coinvolte le società quotate del Ftse Mib e del Mid Cap – Le società hanno tempo fino al 31 dicembre, atrimenti la Consob valuterà “se e in quale modo procedere…alla previsioni di specifici obblighi informativi”

Maggiore trasparenza sulle buonuscite dei manager, arrivano le raccomandazioni Consob

Più trasparenza sulle buonuscite dei top manager  nelle società quotate in caso di cessazione anticipata della carica.  Lo chiede alle società quotate la Consob che ha pubblicato stamane sul proprio sito le raccomandazioni in materia di informazioni da fornire al pubblico su indennità e/o altri benefici riconosciuti ad amministratori esecutivi e direttori generali di società italiane incluse negli indici Ftse Mib e Mid Cap. Per ora è una semplice raccomandazione che potrebbe però presto diventare obbligatoria.

In altre parole, l’authority concede tempo fino al 31 dicembre 2014 perché le società forniscano un’adeguata comunicazione in materia. Se la richiesta non verrà “soddisfatta” allora la Consob valuterà “se e in quale modo procedere…alla previsioni di specifici obblighi informativi”. Nella sostanza, i comitati di corporate governance delle varie società dovrebbero modificare il Codice di Autodisciplina per dare trasparenza alle buonuscite degli alti dirigenti, in particolare i membri dei consigli di amministrazione e i direttori generali.

Il documento arriva dopo che il 10 aprile scorso l’Authority aveva sottoposto a consultazione pubblica le linee guida per l’informativa sulle buonuscite e che allora prevedeva l’obbligo di informativa sulle buonuscite per le società dell’Ftse Mib e la sola raccomandazione per le altre società.

Nel testo pubblicato questa mattina si raccomanda tra le altre cose che vengano rese note al mercato adeguate informazioni sull’indennità o altri benefici distinguendo la parte corrisposta immediatamente da quella eventualmente soggetta a meccanismi di differimento e distinguendo altresì le componenti attribuite in forza della carica di amministratore da quelle relative a eventuali rapporti di lavoro dipendente. Deve anche essere indicata la conformità o meno dell’indennità o di altri benefici alle indicazioni contenute nella politica retributiva e se se sia stata valutata l’applicazione e, in caso affermativo con quale esito, di meccanismi che pongono vincoli o correttivi alla corresponsione dell’indennità come anche raccomandato dall’autodisciplina nel caso in cui la cessazione del rapporto sia dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente inadeguati. Infine, le società dovranno spiegare se la sostituzione dell’amministratore (o altro soggetto cessato) sia regolata da un piano per la successione eventualmente adottato dalla società e, in ogni caso, quali procedure sono state o saranno seguite nella sostituzione dell’amministratore o altro soggetto.

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