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L’Inter vince e convince, Juve e Lazio vincono e basta

Lukaku e Hakimi guidano l’Inter alla vittoria sul Bologna per 3 a 1 – La Juve fa suo il derby con il Toro (2 a 1) ma soffre – La Lazio si prende tre punti dallo Spezia (1 a 2).

L’Inter vince e convince, Juve e Lazio vincono e basta

L’Inter vince e convince, le altre vincono e… basta. Il sabato di anticipi ha visto Inter, Juventus e Lazio prendersi i 3 punti, ma con prestazioni piuttosto diverse. Molto buona quella dei nerazzurri, che hanno saputo sconfiggere il Bologna con un 3-1 che non ammette repliche, decisamente meno convincenti quelle di bianconeri e biancocelesti, salvati solo dal risultato. Certo, alla fine è quello che conta, ma è chiaro che era lecito attendersi di più contro Torino e Spezia, per quanto le fatiche europee pesino non poco sul piatto della bilancia. Proprio per questo l’Inter si merita un plauso: sulla sua vittoria, infatti, non ci sono ombre, ma solo luci.

Che la serata sarebbe stata propizia lo si è capito sin dal 16’, quando Lukaku, con il solito mix di classe e potenza, ha sbloccato la partita. Il vero protagonista però è stato Hakimi, che ha prima raddoppiato in chiusura di primo tempo (45’), poi ha segnato il terzo gol al minuto 70’, annullando di fatto la paura per la rete del Bologna, realizzata dal giovane Vignato (67’). Un bel successo, peraltro risparmiando fatiche preziose per i vari Lautaro, Barella e Young in vista della partita con lo Shakhtar di mercoledì, decisiva ai fini della Champions League.

“Queste prestazioni aumentano la fiducia, così come qualche errore in passato aveva fatto andare giù l’autostima – ha glissato Conte in conferenza stampa, prima di soffermarsi sui singoli -. Lukaku può crescere ancora e anche Hakimi ha ampi margini di miglioramento, è nella squadra giusta con l’allenatore giusto: può diventare uno specialista in quel ruolo, uno dei più forti”. Clima più teso in casa Juve, dove c’è gioia per la vittoria nel derby, ma anche preoccupazione per come è arrivata. Tanta fatica, troppa, figlia di un gioco che non decolla e di molti singoli al di sotto della sufficienza, compreso quel Ronaldo che, normalmente, fa la differenza quasi da solo.

Ieri non è stato così, con la conseguenza che la Signora ha sofferto maledettamente il Toro di Giampaolo, prima per la sua intraprendenza (vantaggio di N’Kolou al 9’, occasionissima di Zaza al 13’, su cui è stato decisivo un enorme Szczesny), poi per la sua fase difensiva, capace di fermare la Juve in quasi tutte le sue sfaccettature. Quasi però, perché i granata non avevano previsto i cross dalla trequarti a muovere la difesa, come dicono quelli che parlano bene: così sono arrivati i gol di McKennie (78’) e Bonucci (89’), entrambi propiziati dagli assist di Cuadrado, a cui era stata anche annullata una rete per fuorigioco attivo di Bonucci (57’).

Troppo poco per cancellare le polemiche attorno a Pirlo, abbastanza però per portarsi a meno 3 dal Milan capolista, seppur con una gara in più. “Quando entri in campo e perdi tutti i duelli in un derby, è difficile poi che tu possa tenere in mano le redini del gioco – ha riconosciuto il tecnico bianconero -. Non siamo riusciti a essere aggressivi, a palleggiare, soprattutto a muovere la palla velocemente, quindi siamo andati un po’ in difficoltà. Nella ripresa abbiamo cambiato marcia, ricordiamoci che il nostro dna è quello di metterci anche tanto cuore, tanta intensità. Quando poi chiudi gli avversari nella loro trequarti diventa tutto più semplice…”.

Successo faticoso anche per la Lazio, che si prende i 3 punti con lo Spezia dopo una partita tutt’altro che semplice. I liguri infatti, sul campo di Cesena, hanno creato più di un problema ai biancocelesti, salvati dai pali e da un ottimo Reina, non a caso diventato titolare al posto di Strakosha. Detto ciò, la squadra di Inzaghi aveva il compito non facile di vincere e risparmiare alcuni giocatori per il Club Brugge, in quella che sarà la partita decisiva del girone: missione compiuta in pieno, grazie ai gol di Immobile (15’) e Milinkovic-Savic (33’). Lo Spezia, oltre alla rete di Nzola nella ripresa (64’), avrebbe probabilmente meritato di più, ma i tiri di Estevez e Bastoni si sono stampati sui pali, anche grazie alla bravura di Reina.

“Sono soddisfatto perché avevo chiesto voglia e determinazione alla squadra, sapevo che si poteva soffrire contro un avversario che gioca molto bene al calcio, ma i ragazzi hanno voluto vincerla, nonostante le 24 ore per prepararla – il commento soddisfatto di Inzaghi -. Sicuramente dobbiamo migliorare perché determinate pause ed errori non possiamo concederceli, ma eravamo tornati mercoledì alle 5:30 del mattino da Dortmund…”. Appuntamento a martedì con la Champions League, dove Lazio, Inter e Atalanta si giocheranno il tutto per tutto, mentre la Juve, al di là della suggestione dell’ennesimo duello Messi vs Ronaldo, potrà giocare senza l’assillo del risultato.

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