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L’Inter stende il Napoli e riapre il campionato: anche Milan e Juve si avvicinano alla capolista

La vittoria dell’Inter riapre tutti i giochi nella corsa per lo scudetto: il Napoli perde l’inviolabilità, mantiene la testa della classifica ma deve guardarsi da Milan, Juve e Inter che hanno accorciato le distanze

L’Inter stende il Napoli e riapre il campionato: anche Milan e Juve si avvicinano alla capolista

Ripartenza col botto. La 16esima giornata di Serie A, la prima dopo 52 giorni di attesa, regala subito un risultato pesantissimo che riapre i giochi in chiave Scudetto, accorciando la classifica in modo significativo. La vittoria dell’Inter sul Napoli, infatti, fa sì che ci siano quattro squadre in otto punti, con Milan, Juventus e, appunto, gli uomini di Inzaghi a recuperare terreno su Spalletti. Risultati importanti anche per la corsa all’Europa, dove solo la Roma può sorridere: la sconfitta della Lazio e il pareggio dell’Atalanta sono brutti scivoloni, che permettono alle prime quattro di scavare un primo solco rispetto alle persone inseguitrici.

Inter-Napoli 1-0: Inzaghi torna in corsa, Spalletti perde l’imbattibilità

Ma andiamo con ordine di importanza e dunque dal big match di San Siro, che ha visto l’Inter prevalere con un gol di Dzeko. La vittoria è pesantissima perché permette di accorciare sul Napoli e portarsi a meno 8 in classifica: un bel distacco, d’accordo, ma andare a 14 sarebbe stato decisamente diverso. La corsa Scudetto resta così affare anche di Inzaghi, capace di rialzarsi proprio nella notte più importante, quella senza ritorno. Umore ovviamente più scuro in casa Napoli, dove bisogna fare i conti con la prima sconfitta di una stagione, almeno sino a ieri, trionfale. Intendiamoci, la classifica resta ottima e disperarsi per un primo posto con 5 punti sulla seconda sarebbe addirittura grottesco, però c’è la sensazione di aver sprecato un’occasione molto grossa per dare una mazzata alla concorrenza, ora ringalluzzita più del dovuto. Lo spettro dei crolli invernali di Spalletti, inoltre, torna a materializzarsi con contorni inquietanti, almeno per il popolo azzurro, che mai come quest’anno vede lo Scudetto come un qualcosa di possibile.

Inzaghi fa festa: “È una grande iniezione di fiducia, sono orgoglioso”

“Aver sconfitto il Napoli è una grande iniezione di fiducia, sono orgoglioso dei miei ragazzi perché in campo si sono aiutati, è stato un piacere vederli giocare – ha esultato Inzaghi -. È stata una grande gara anche per il pubblico e per la società, c’era curiosità per il rientro dopo tanti giorni di pausa, ma ero sereno perché dal 2 dicembre ci eravamo allenati nel migliore dei modi. All’inizio abbiamo perso qualche punto in campionato, tenendo anche conto di una Champions League giocata molto bene in un girone difficilissimo, ma nelle ultime dieci partite abbiamo fatto nove vittorie. Da qui alla fine è ancora lunga, non bisogna guardare gli altri ma pensare a noi gara dopo gara”.

Spalletti non fa drammi: “Gestiremo bene la prima sconfitta, ma ci è mancata qualità”

“Non siamo riusciti a far girare palla con la solita qualità, andava sempre un po’ lenta e così diventa difficile, perché loro stavano con cinque uomini sulla linea dell’area di rigore – l’analisi di Spalletti -. Potevamo fare di più sotto l’aspetto della qualità e dell’attaccare gli spazi, ma qualche calciatore è stato sotto il solito livello. Come gestiremo la sconfitta? La gestiremo bene, probabilmente ci alleneremo meglio, ma questo dipenderà soprattutto da me. Il livello stasera è stato più basso delle nostre possibilità, dobbiamo ritrovare la nostra forma migliore, poi vedremo cosa riusciremo a produrre”.

Salernitana-Milan 1-2, Pioli si gode Leao e Tonali: “Sono soddisfatto, vittoria importante”

Il risultato di San Siro completa la giornata perfetta del Milan, che grazie alla combinazione tra la vittoria di Salerno e quella dell’Inter si ritrova a meno 5 dal Napoli. Un bel modo di ripartire, specialmente con le premesse tutt’altro che incoraggianti dovute alle sconfitte nelle amichevoli e al lungo elenco di infortunati. A trascinare Pioli, ancora una volta, sono stati però i soliti Leao e Tonali, capaci di scardinare la Salernitana nonostante la giornata no di Giroud e la forma da ritrovare di Theo Hernandez. Va detto che il 2-1 finale non rende merito alle tante occasioni create dai rossoneri, fermati dall’imprecisione sotto porta e dalle parate di Ochoa, al debutto nel nostro campionato. “Sono soddisfatto della prestazione, anche se con le tante occasioni create dovevamo segnare qualche gol in più per evitare di soffrire – ha confermato Pioli -. Leao? Continuo a ripetergli che il suo percorso di crescita qui non è terminato, oggi è un grandissimo giocatore con grandissimo potenziale, ma continuando così diventerà un campione”.

Cremonese-Juventus 0-1, Allegri arriva a 7 vittorie consecutive: “Allungare sulla quinta era importante”

L’altra inseguitrice che sorride è la Juventus, anche se la vittoria di Cremona è stata molto più sofferta del previsto. La punizione di Milik in pieno recupero ha permesso ad Allegri di aggiungere un altro tassello alla collezione “corto-muso”, magari non bellissima da vedere ma decisamente efficace. Con quello di ieri diventano 7 i successi consecutivi della Signora in campionato, tutti senza subire gol: numeri importanti, tanto più che ottenuti senza i giocatori più rappresentativi. Il tecnico bianconero si è presentato allo Zini con una formazione sperimentale, rimandando l’ingresso dei pezzi da novanta rimasti al secondo tempo. Mossa obbligata e, forse, un po’ azzardata, ma che alla fine, nel senso letterale del termine, ha pagato: il gol di Milik puntella il terzo posto in classifica e mette nel mirino addirittura il primo, ora distante 7 punti, il tutto con uno scontro diretto da giocare tra poco più di una settimana. “Sapevamo dell’importanza e delle difficoltà di questa partita – il commento di Allegri -. La Cremonese pressa e corre, noi nel primo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente mentre nella ripresa siamo andati molto meglio. È stata una bella vittoria, un altro passettino, abbiamo allungato sulla quinta e questo è molto importante”.

La Roma soffre ma vince, la Lazio affonda a Lecce, l’Atalanta si salva in extremis

La quinta sarebbe la Lazio, anche se è più corretto usare il plurale visto l’aggancio della Roma, al momento dietro solo per la differenza reti. Mourinho ha battuto il Bologna con il minimo sindacale, vale a dire un rigore di Pellegrini agli albori del match, rischiando molto nel finale ma portando comunque a casa un successo decisamente pesante. La barca di Sarri invece è naufragata nella bolgia salentina del Via del Mare, ad opera di un Lecce caparbio e sbarazzino, capace di rimontare il gol di Immobile grazie a Strefezza e Colombo. Se a questo aggiungiamo il faticoso 2-2 dell’Atalanta a La Spezia, ottenuto in pieno recupero dopo essere stati sotto di due reti, si evince che la lotta per le coppe rischia di limitarsi a Europa League e Conference: la Champions infatti, pur distando solo 3 punti, sembra essere affare delle prime quattro. A Lazio, Roma e Atalanta il compito di smentirci, ma con la consapevolezza che solo un deciso cambio di marcia potrà portare al prestigioso obiettivo.

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