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L’Inter ipoteca lo scudetto, la Juve si gioca la Champions

Battendo per 1-0 l’Atalanta, la squadra di Conte consolida il primato in classifica e si cuce sulla maglia un pezzo di scudetto – Oggi tocca alla Juve recuperare in Champions, ma per accedere ai quarti deve rimontare contro il Porto

L’Inter ipoteca lo scudetto, la Juve si gioca la Champions

L’Inter si cuce addosso un pezzo di scudetto, la Juve prova a riprendersi la Champions. Il day after dell’ennesima vittoria nerazzurra coincide con il ritorno della massima competizione europea, per una sorta di trade d’union d’emozioni di quelle toste, destinate a segnare l’intera stagione. Già, perché in attesa di vedere se gli uomini di Pirlo riusciranno a ribaltare il risultato contro il Porto (ore 21), quelli di Conte hanno ottenuto un successo pesantissimo, che li avvicina a grandi passi all’obiettivo finale. Certo, alla fine del campionato mancano ancora 12 partite, dunque lo spazio per le sorprese c’è tutto, ma il match con l’Atalanta era di quelli pesanti, specialmente dopo le vittorie di Milan e Juventus, che avevano aumentato il carico di pressione sulle spalle di Lukaku e compagni.

Invece l’Inter, seppur con una gara di grande sacrificio (un solo tiro verso la porta, a fronte dei nove bergamaschi), è riuscita a portarsi a casa i 3 punti, ristabilendo le distanze con le inseguitrici, dunque dando un segnale fortissimo a tutto il campionato. Non è un caso che il gol decisivo sia arrivato da Skriniar (54’), non certo un habitué sotto porta, a dimostrazione che questa squadra non sarà bellissima da vedere, ma è maledettamente unita ed efficace.

“Questa è la dimostrazione che i ragazzi sono totalmente impegnati nella causa, hanno capito che i sacrifici verranno ripagati dalla gioia per la vittoria finale – ha esultato Conte – Ci siamo riportati a +6 e non era facile giocare dopo le dirette inseguitrici sapendo che avevano vinto. C’era molto pressione su questa partita, affrontavamo una squadra fortissima che sa fare punti contro le grandi: in chiave scudetto abbiamo staccato anche lei…”.

L’Atalanta, dunque, torna a casa senza punti, ma con tanti complimenti da parte di chiunque abbia visto la partita. I bergamaschi, infatti, hanno imposto il loro gioco dall’inizio alla fine, senza alcun timore reverenziale, scontrandosi però con il muro nerazzurro. Il risultato non li premia, eppure la convinzione nei propri mezzi non può che aumentare, il che, con il Real Madrid in vista (ma prima c’è lo Spezia in casa), fa comunque bene all’ambiente.

“Siamo arrabbiati per il risultato – ha confermato Gasperini – Riteniamo che la sconfitta ci stia molto stretta per la gara che abbiamo fatto, per il resto va bene, abbiamo giocato contro l’Inter, è anche il suo anno e si vede. Siamo soddisfatti così, abbiamo fatto indubbiamente la partita, disputando una buona gara sia nel primo che nel secondo tempo”.

Archiviato il campionato è tempo di tuffarsi nella Champions League, pronta a ripartire subito col botto. Oggi, infatti, è il giorno di Juventus-Porto, con i bianconeri costretti a vincere per non salutare la massima competizione europea già agli ottavi. Si parte dal 2-1 dell’andata, risultato negativo ma comunque ribaltabile: il gol di Chiesa nel finale dà a Pirlo la chance per tentare la rimonta, a patto di non ripetere gli errori del Dragao. In molti ritengono che questo sia il vero esame per il tecnico bianconero, la cui conferma diventerebbe difficile in caso di flop, ma non il diretto interessato, apparso sereno e sicuro della sua posizione.

“È una partita importante e decisiva per il passaggio del turno, non per il mio futuro – ha ribadito Pirlo in conferenza stampa – Dobbiamo ribaltare il risultato e per farlo serviranno tutte le nostre forze, ma se pensassi che il nostro progetto passa da una sola gara non sarei neanche venuto a parlare. Continuo a lavorare giorno dopo giorno pensando a programmare le cose, poi è chiaro che alla fine decide la società”. Che, fino a oggi, non ha mai fatto mancare il suo sostegno, ma un conto è perdere un po’ di terreno in campionato, un altro uscire dalla Champions agli ottavi, per giunta al cospetto di un avversario tutt’altro che irresistibile.

Ad ogni modo l’ambiente è abbastanza sereno, anche perché sabato si è vista una Juve finalmente combattiva, capace di rimontare contro la Lazio in un contesto non semplice. E poi, a dare ulteriore fiducia, ci sono i rientri di alcuni giocatori chiave, come Morata, Arthur, Bonucci, De Ligt e Chiellini, tutti abili e arruolati per l’assalto ai portoghesi. Pirlo, al netto dell’assenza di Bentancur (ancora positivo al Covid) e della squalifica di Danilo, potrà così schierare il 4-4-2 preferito con Szczesny in porta, Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro in difesa, McKennie, Arthur, Rabiot e Chiesa a centrocampo, Morata e Ronaldo in attacco.

“Affrontiamo la gara con lo stesso spirito dell’andata – ha replicato Conceiçao – Loro sono abituati a questo tipo di pressioni, ma noi dobbiamo pensare solo a fare una bella prestazione, che ci porti a passare il turno”. Il tecnico ci proverà con un 4-4-2 che vedrà Marchesin tra i pali, Manafà, Mbemba, Diogo Leite e Zaidu nel reparto arretrato, Otavio, Oliveira, Uribe e Luis Diaz in mediana, Marega e Taremi coppia offensiva.

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