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L’industria frena, le Borse corrono. Unicredit guida il rally

Debutto scoppiettante per i listini europei, nonostante la frenata degli indici industriali – In rialzo oro e petrolio – A Milano brillano le banche e prosegue la corsa di Nexi – Perde colpi Atlantia

L’industria frena, le Borse corrono. Unicredit guida il rally

Debuttano alla grande nel 2020 le Borse europee, nonostante i segnali negativi in arrivo dall’economia del Vecchio Continente. La Borsa di Milano mette a segno un rialzo dell’1,39%, davanti a Parigi (+1,36%), ma dietro a Madrid (+1,53%). Tonica anche Francoforte, su dello 0,87%. Londra avanza di un punto percentuale nonostante le frizioni con la Cina. Pechino ha sospeso il meccanismo di “Stock Connect” tra Shanghai e la City pensato per rafforzare gli scambi azionari come monito al Regno Unito sulla questione di Hong Kong.

Brilla Airbus (+3%) sulla notizia del sorpasso su Boeing: il consorzio europeo è diventato il primo produttore di aerei al mondo per aver consegnato 863 velivoli nel 2019, superando le aspettative.

I mercati europei restano in netto rialzo anche se l’indice Pmi manifatturiero nell’Eurozona a dicembre è scivolato a 46,3 dal 46,9 di novembre: una lettura inferiore a 50 indica una contrazione dell’attività. “I produttori dell’Eurozona – ha detto il capo economista di Markit, Chris Williamson – hanno registrato una fine d’anno terribile, con la produzione in calo a un tasso record dal 2012. Il sondaggio è indicativo di un calo della produzione dell’1,5% nel quarto trimestre, fungendo da grave freno per l’economia in generale”. In Italia l’indice è sceso da 47,6 a 46,2, il dato peggiore da aprile 2013.

Il dollaro è poco mosso contro l’euro, a 1,1205.

L’oro continua a beneficiare di un biglietto verde più debole e passa di mano in crescita dello 0,2%, a 1.519 dollari l’oncia.

Il Brent sale dello 0,3% a 66,24 dollari al barile. Il petrolio ha terminato il 2019 con il guadagno più ampio da tre anni. In aumento gli energetici: Eni guadagna l’1,14% (Bernstein ha alzato il target a 20 euro), Tenaris l’1,2% e Saipem lo 0,92%.

Tra i settori, si mettono in evidenza le banche: l’indice Stoxx europeo del comparto sale dell’1,6%, favorito anche dalla risalita dei rendimenti. Il Bund decennale tedesco si porta a -0,17%, massimo da maggio 2019. Il rendimento del Btp 10 anni sale a 1,45%, +5 punti base.

Sul listino milanese vola Unicredit (+2,61%), davanti a Fineco (+2,15%) e Bper (+1,94%). Continua la marcia di Nexi (+2,31%).

Perde colpi Atlantia (-1,32%). Luigi Di Maio ha sottolineato ieri in un video su Facebook che il decreto Milleproroghe, entrato in vigore il 31 dicembre, ha “avviato un percorso” che permetterà al governo di revocare le concessioni ai Benetton”. A partire dal 2020 sarà istituito al ministero un Osservatorio permanente di monitoraggio delle verifiche di sicurezza relative a tutte le strade e autostrade gestite in concessione. Circa il 95% della rete autostradale italiana non sarà interessata da alcun aumento dei pedaggi quest’anno, ha reso noto martedì il ministero. Il decreto Milleproroghe prevede il differimento a metà anno degli incrementi 2020. Gli aumenti tariffari sono previsti solo per l’Autovia Padana, che si è vista riconoscere un incremento del 4,88%.

Telecom Italia +1,4%.

In terreno positivo l’automotive, in attesa dei dati sulle vendite di dicembre in uscita stasera: Pirelli +3%, Cnh +2% e Fca +0,85%.

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