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Linate, l’aeroporto riapre: nuova pista e nuovi servizi – VIDEO

Domenica 27 ottobre riapre puntualmente lo scalo milanese dopo i lavori di rifacimento delle piste, costati quasi 22 milioni – Prosegue il cantiere per il rinnovamento degli spazi interni, che si concluderà nel 2021 – Sea vede crescere passeggeri e utile, ma la sfida è la riduzione del debito – VIDEO.

Linate, l’aeroporto riapre: nuova pista e nuovi servizi – VIDEO

I lavori sono durati esattamente tre mesi, proprio come era previsto: domenica 27 ottobre, alle 6 del mattino, riaprirà l’aeroporto di Milano Linate dopo un massiccio intervento di restyling, che si completerà però nel 2021 con la ristrutturazione degli spazi interni, per un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro. Quella di quest’estate è la seconda tranche di un’operazione iniziata nel 2018 con l’inaugurazione della nuova facciata, ridisegnata dall’architetto Pierluigi Cerri, e della nuova Vip Lounge Leonardo, destinata alla clientela business dell’aeroporto cittadino meneghino. Gli interventi dello scorso anno erano costati 8,3 milioni, mentre è stato di poco meno di 22 milioni l’investimento per quelli di quest’estate, che interessavano il rifacimento della pista di decollo e atterraggio, lunga 2,4 chilometri e larga 60 metri, e di quella di rullaggio, come previsto dalla normativa vigente che ne impone la manutenzione ogni 15/20 anni.

Un’altra parte dei lavori appena conclusi ha riguardato l’installazione dei quattro nuovi sistemi di BHS (Baggage Handling System), ovvero l’impianto che gestisce le valigie e le prepara prima dell’imbarco sull’aereo: rendere più sicuro ed efficiente un servizio molto spesso contestato è costato da solo 10,9 milioni di euro di investimento. L’operazione si è conclusa con successo e nei tempi previsti, nonostante le polemiche sulla scelta della stagione estiva – quella con maggior traffico aereo per via delle vacanze – e i rischi di un sovraffollamento dello scalo di Malpensa, dove sono stati dirottati tutti i voli grazie al supporto tecnico di Enav, che ha stimato un +50% di passeggeri nello scalo varesino. Al netto del fatto che ai viaggiatori è stato chiesto – in questo periodo – di presentarsi in aeroporto con maggiore anticipo per evitare code e disagi, grossi problemi alla fine non ce ne sono stati.

E in ogni caso, come spiegato sul sito della Sea, la società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi e alla cui guida è recentemente arrivato il manager Armando Brunini, “questo tipo di interventi è fattibile soltanto nel periodo estivo, poiché la lavorazione della pista e delle sue componenti richiede un meteo stabile, sereno, e un clima caldo per essere apportata al meglio”. Sea ha anche ricordato che simili interventi sono stati realizzati anche nel 1982 e nel 2002, anche in quel caso in estate e anche in quel caso con disagi contenuti. “Linate, essendo dotata di un’unica pista, è stata costretta a interrompere le sue attività per qualche tempo. Malpensa invece non chiuderà mai, nemmeno durante eventuali lavori, perché è dotato di due piste di decollo e atterraggio che ne permettono il funzionamento (pur a ritmi inferiori) anche durante gli interventi di rifacimento pista”.

Linate ora riapre e, assicura ancora Sea, sarà subito “funzionante al 100%”, nonostante come detto nel frattempo stiano andando avanti i lavori degli spazi interni (rifacimento ma anche ampliamento), che si completeranno nel 2021 e che costeranno – da soli – oltre 27 milioni di euro. L’investimento arriva in un momento importante per Sea, con il nuovo management guidato dalla presidente Michaela Castelli chiamato a ridurre un debito che nel primo semestre 2019 è ancora aumentato, superando i 400 milioni di euro. Non mancano però i segnali positivi, sia sul fronte finanziario che su quello del traffico passeggeri: nei primi sei mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2018, i ricavi sono aumentati del 7,3% a 362 milioni, e l’utile netto (che era cresciuto anche nel 2017 e nel 2018) addirittura del 15,2%, a 66,1 milioni.

Sea spa, che detiene anche quote dell’aeroporto di Orio al Serio e della società Aeropuertos Argentina, e la cui quota di maggioranza (54%) è di proprietà del Comune di Milano, ha registrato quest’anno – prima dell’inizio dei lavori a Linate – un incremento di passeggeri di circa 1 milione rispetto a quelli del primo semestre dell’anno scorso (+6,3%), grazie soprattutto al boom di Malpensa, passato da 11,3 a 12,5 milioni, una performance in proporzione seconda solo a quella dell’hub di Parigi Charles de Gaulles, mentre sono cresciuti meno marcatamente Roma, Amsterdam, Londra e Francoforte. Malpensa e Linate si confermano anche oggi due dei principali scali del Paese: insieme a quelli principali del Nord-Ovest (in particolare Bergamo, Venezia, Bologna, Genova e Torino) rappresentano un terzo del traffico passeggeri italiano totale.

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