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Libera circolazione per vaccinati, guariti e “negativi”: Ue pensa al “green pass”

La Commissione Ue sta valutando di autorizzare un patentino digitale certificato per consentire alle persone immuni di muoversi liberamente tra i Paesi: l’obiettivo è far ripartire il turismo in estate.

Libera circolazione per vaccinati, guariti e “negativi”: Ue pensa al “green pass”

Chi è stato vaccinato, chi è appena risultato negativo ad un tampone e chi può dimostrare di essere guarito dal Covid: al fine di facilitare gli spostamenti all’interno dell’Europa e di far ripartire per quanto possibile il turismo in estate, la Commissione europea sta pensando di dare a queste tre tipologie di persone un “patentino” di libera circolazione tra gli Stati membri. Non si tratta di un vero e proprio passaporto ma, nella formula studiata da Bruxelles, di un “certificato verde digitale”, per dirla in inglese un “green pass”: la proposta verrà discussa la prossima settimana al vertice dei leader, ma al momento non convince tutti.

Il documento sarà emesso in formato digitale, ma anche cartaceo, e sarà dotato di un codice QR (a barre) che contiene le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico. Proprio su questo aspetto, la credibilità del pass, Bruxelles insiste per convincere gli scettici: la Commissione infatti aprirà uno “sportello” per garantire che i certificati possano essere verificati in tutta la Ue e sosterrà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei green pass, che sarà valido in tutti gli Stati membri e aperto a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. 

I certificati saranno disponibili gratuitamente e nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio e in inglese, e secondo le intenzioni della Commissione europea saranno pronti prima dell’estate: si tratta insomma di creare un sistema digitale conforme in tutti i Paesi, e anche allargare il campo delle persone “idonee”. Oggi infatti è possibile viaggiare liberamente tra gli Stati, a patto però di sottoporsi ad un tampone entro 48 ore dalla partenza e di dimostrarne l’esito negativo. Oppure, in assenza di test, di sottoporsi alla quarantena fiduciaria una volta giunti a destinazione.

Con il nuovo sistema invece i vaccinati e i guariti (mettendo insieme le categorie parleremo, entro l’estate, di milioni di persone in più) potranno anche loro muoversi liberamente sul territorio europeo. L’iniziativa dovrebbe concretizzarsi entro l’estate, ma bisogna convincere tutti i Paesi, mentre altri invece giocano persino d’anticipo. L’Austria ad esempio introdurrà già ad aprile una sorta di “pass Covid” per persone che si sono sottoposte a un tampone negativo: tramite un codice Qr la persona testata potrà disporre sul suo telefonino del referto negativo, e nel sistema saranno aggiunti anche gli immuni, cioè appunto i guariti e i vaccinati.

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