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L’exploit di Mediaset e il rialzo delle banche incoronano Piazza Affari

Il Biscione guadagna il 23,33% in una sola seduta di Borsa e lo scudo salva-banche elettrizza i titoli bancari facendo di Piazza Affari la regina d’Europa – Mps limita i danni nel secondo giorno di passione per l’aumento di capitale – Wall Street da record: il Dow Jones vede i 20.000 punti.

L’exploit di Mediaset e il rialzo delle banche incoronano Piazza Affari

Il Ftse Mib svetta in Europa e chiude a +1,47%, portandosi a quota 19.247 punti. Esplosiva Mediaset +23,33%, al centro di una contesa internazionale fra i francesi di Vivendi, alias Bollorè e la storica proprietà, Fininvest, alias Berlusconi. Ma a sostenere Piazza Affari ci sono anche le banche, rassicurate dallo scudo da 20 miliardi di euro messo in campo dal governo.  

Positive, ma a passo ridotto, le altre piazze del continente: Madrid +0,76%; Parigi +0,56%; Londra +0,38%; Francoforte +0,33%. Una giornata complessivamente stabile, all’indomani dei fatti di sangue di ieri. Euro in calo (-0,20%), scambiato a 1,038 sul dollaro; Brent in crescita +1,42%, a 55,7 dollari la barile. Spread in risalita. Btp Italia a 10 anni versus Bund tedesco: +1,68%; 157.10 punti base; 1,85% il rendimento.

Wall Street ancora in crescita a metà giornata e per il Dow Jones il raggiungimento della soglia psicologica dei 20.000 punti sembra questione di ore. Tornando in Piazza Affari: il salvagente pubblico, pensato soprattutto per Mps, sostiene tutto il settore, mentre la principale destinataria delle rete arretra anche oggi dello 0,43%. Siena, d’altra parte, sta ancora cercando di chiudere il cerchio dell’aumento di capitale da 5 miliardi, ma il tempo stringe e si riduce ormai a meno di 48 ore.

La scelta governativa contribuisce invece al consistente rialzo di Ubi Banca +5,83%, nella prospettiva che le risorse possano servire anche ad alleggerire le sofferenze del sistema, mentre Ubi si appresta ad acquistare le tre Good Bank. Giornata frizzante per le altri popolari, Bp +4,33%; Bpm +4,29%; Bper +3,28%, fresca della nomina di  Luigi Odorici a nuovo presidente. Bene Unicredit +2,04%, e Intesa +2,17%.

L’altro grande capitolo della giornata è quello di Mediaset, che buca il soffitto con una crescita del 23,33% e che, da inizio mese, ha praticamente raddoppiato il valore (+95,07%). Con circa 106 milioni di azioni trattate, è passato di mano il 9% del capitale del gruppo. La miccia è stata accesa ieri sera nuovamente da Vivendi, che ha comunicato la decisione di salire fino al 30% del capitale. Si tratta ormai di guerra aperta con Fininvest che, dal canto suo, ha presentato a Consob un esposto per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate nei confronti della società francese, dopo la denuncia alla Procura di Milano del 13 dicembre scorso.

In luce Italgas +2,55%; Buzzi Unicem +2,38%, Telecom +2%. Brillante Fiat +1,87%, nonostante le autorità americane abbiano avviato un’indagine su circa un milione di modelli di pickup Ram e suv Dodge dopo aver ricevuto denunce per problemi di stazionamento dei veicoli, che si sarebbero mossi da parcheggiati. Buone notizie però dalla Cina, dove, secondo il Wall Street Journal, Fca sarebbe riuscita a ritagliarsi una solida nicchia con il brand Jeep e con i Suv. 

Prese di profitto su Saipem -0,29%. Giornata negativa per Recordati -1,04% e Campari -1,13%. Dal fronte Usa: il titolo Facebook, moderatamente positivo, nonostante la Commissione europea potrebbe sanzionare il gruppo con una multa pari a circa l’1% del fatturato dopo le accuse mosse contro il social network per aver fornito informazioni fuorvianti sull’acquisto di WhatsApp del 2014; Conatus Pharmaceuticals, +140% in apertura, in seguito alla notizia di aver siglato un accordo con la svizzera Novartis per lo sviluppo di un nuovo farmaco.

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