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Legge elettorale, slitta al 5 giugno

Rinviato di una settimana l’inizio della discussione. Si cerca una mediazione con la prospettiva di approvare la legge entro la fine di giugno

Legge elettorale, slitta al 5 giugno

Slitta l’approdo in aule della legge elettorale. In Commissione era infatti emerso un fronte contrario a portare il “Rosatellum” in aula: il Movimento Democratico Progressista, Forza Italia, Area Popolare, Civici e innovatori. Giorgia Meloni si era invece espressa per la richiesta di maggiori approfondimenti tecnici sull’impianto proposto dal Pd. Solamente la Lega era quindi d’accordo sulla volontà dei Dem di dare una forte accelerata al processo.

Tutti i gruppi parlamentari hanno preso l’impegno di approvare entro il mese di giugno la legge elettorale. Duro Bersani su Facebook: “Questa proposta non c’entra un bel nulla con il Mattarellum. Qui c’è una scheda sola, non due. Qui si allude non certo alla coalizione ma piuttosto a confuse accozzaglie a fini elettorali fra forze che il giorno dopo riprendono la loro strada”. 

“Non si garantisce la governabilità – ha aggiunto l’ex segretario del Pd – si lede la rappresentanza e si abbonda dei nominati. Siamo all’ennesima e pasticciata invenzione dell’ultima ora”

Non si è fatta attendere la replica di Ettore Rosato, capogruppo dem a Montecitorio, che presta il nome al nuovo soprannome della legge elettorale: “La valutazione di Bersani è condizionata da una sorta di rancore verso Renzi e nulla ha a che fare con il merito”. 

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