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Le trimestrali pesano su Piazza Affari, giù Luxottica e Saras

I listini accusano il colpo del Pil Usa inferiore alle attese. L’euro risale sul dollaro, in rimonta il Btp decennale. Oro in ripresa – Milano chiude in rosso la settimana. Brilla Saipem, Bene Eni, in calo Enel. Soffre Telecom Italia che nomina Amos Genis direttore operativo. Lieve rialzo per Fca che ottiene il via libera dalle autorità Usa per la vendita dei diesel 2017

Le trimestrali pesano su Piazza Affari, giù Luxottica e Saras

Le Borse europee chiudono in rosso, penalizzate da alcune trimestrali, dalla debolezza del dollaro, dall’apertura stonata di Wall Street con Amazon a picco dopo i conti di ieri. Piazza Affari perde lo 0,94% e si ferma a 21.430 punti, con Luxottica, -3,62%, in fondo al listino principale, a causa della performance negativa di Essilor, -4,12%, alla Borsa di Parigi. I due colossi di occhiali e lenti dovrebbero  convolare a nozze verso fine anno, ma a quanto pare i conti e le previsioni dei francesi risultano un po’ sotto pressione. Per restare in tema Italia-Francia: rialza la testa Fincantieri, +4,71%, benché la partita con Stx sembri ancora in alto mare.

Vendite sugli altri listini continentali: Parigi, -1,07%, zavorrata anche da Renault (-5,08%); Londra -1%; Madrid -0,63% e Francoforte -0,4%.

Wall Street continua a muoversi in territorio negativo, con il Dow poco sotto la parità, l’S&P 500 e il Nasdaq più arretrati. Risulta sotto pressione il settore tecnologico, ma anche quello energetico con le trimestrali di Exxon Mobil e Chevron in miglioramento, ma deludenti.

Il cambio euro dollaro si riporta sui massimi da due anni e mezzo, a 1,1752, +0,65%. Il biglietto verde conosce un picco negativo nel primo pomeriggio, più o meno in corrispondenza con la pubblicazione del Pil Usa del secondo trimestre (2,6%), quasi in linea con le attese (2,7%). La valuta unica invece beneficia, in certa misura, della buona lettura preliminare di luglio dell’inflazione tedesca, invariata all’1,5% tendenziale, nonostante le attese per un lieve calo e dell’inflazione spagnola, salita a sorpresa all’1,7% questo mese.

Di riflesso risulta debole il secondario italiano, in una seduta caratterizzata anche da volumi sottili: il rendimento del Btp 10 anni risale a 2,13%; lo spread con il decennale tedesco a 159.00 punti, +1,53%.

Oro in ripresa: 1268.835 +0,78%. Prosegue il rally del petrolio: Brent +1,01%, 52,04 dollari al barile.

In Piazza Affari i titoli petroliferi risultano ben comprati: Saipem +1,52%, festeggia il nuovo contratto da 900 milioni di dollari in Egitto; Eni, +0,3%, dopo i dati migliori delle attese questa mattina a Borsa chiusa.

Fra i titoli migliori del Ftse Mib ci sono Moncler, +1,12% e Banca Generali +0,58%. Lievemente in rialzo Fca, +0,1%, che ha ottenuto dalle autorità Usa l’approvazione a riprendere la vendita di veicoli diesel sul mercato americano.

Nella parte bassa del listino oltre a Luxottica, stanno Stm, -2,53%; Leonardo -2,4%; Buzzi -2,12%. Prese di beneficio su Banca Mediolanum -2,57%.

Vendite su Telecom -1,39%, mentre l’azienda rende noto che Amos Genish è stato nominato direttore operativo della società.

Fuori dal paniere principale scivolone del 12,61% per Saras, gruppo di raffineria della famiglia Moratti, che ha presentato risultati trimestrali poco convincenti per il mercato.

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