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Le pagelle: inarrestabile Juve che batte la Lazio, riconquista il primato e va a sfidare il Napoli

LE PAGELLE DELLA A – Conte: “A Roma abbiamo battuto una concorrente e siamo già oltre le aspettative” – Ecco come è maturata la vittoria contro la Lazio – Ora tutti gli occhi sul San Paolo dove martedì c’è il recupero con il Napoli, che in extremis ha pareggiato con l’Atalanta – I bianconeri tornano in vetta

QUESTA JUVE NON SI FERMA PIU’!
BATTUTA ANCHE LA LAZIO, MARTEDI’ A NAPOLI PUO’ ESSERE FUGA.
CONTE GIOISCE: “ABBIAMO VINTO CONTRO UNA CONCORRENTE”

VOTO: 7,5

Una cosa è certa: comunque vada a Napoli martedì sera la Juventus resterà prima in classifica. Questa premessa rende giustizia all’impresa compiuta ieri sera da una Juventus corsara come non mai. Non saranno bellissimi a vedere questi bianconeri, tanto più se indossano quella maglia rosa shocking che proprio non ci convince, ma hanno coraggio e cuore da vendere. A questi due elementi, imprescindibili se si vuole vincere qualcosa, bisogna aggiungere alcuni giocatori di assoluta qualità e un allenatore grintoso e preparato, e così si spiega la classifica della Juventus. Dopo la vittoria di Roma, i punti sono 25 con una gara da recuperare, e i numeri positivi non finiscono qui: dopo 13 giornate (di cui 11 giocate) i bianconeri sono gli unici ad essere ancora imbattuti, e legittimano il primato con vittorie di assoluto prestigio (battute nell’ordine Milan, Inter e Lazio). Ma quello che piace di più di questa Juventus è la capacità di stringere i denti nei momenti difficili. Ieri sera, a tratti, la Lazio ha alzato i ritmi in maniera impressionante, ma gli uomini di Conte hanno risposto colpo su colpo, infierendo nel momento migliore dei loro avversari. E così, pochi secondi dopo una grande parata di Buffon su Rocchi, è arrivato il gol di Pepe, frutto di un’azione di contropiede magistrale. Curioso che nella rete bianconera siano entrati due romanisti come Vucinic (autore del lancio per Matri) e Pepe (cresciuto nel vivaio giallorosso). Nella ripresa, quando la Lazio ha provato il tutto per tutto, la Juve ha resistito e, una volta finita la carica biancoceleste, ha sfiorato ripetutamente il gol del 2 a 0. Sarebbe stato troppo per una Lazio comunque da applausi, ma certo il successo juventino è meritato, su questo non c’è dubbio. Peccato che Reja abbandoni il consueto aplomb per recriminare un rigore: premesso che il tocco di mano di Barzagli sembra tutt’altro che volontario, ridurre una partita ad un episodio non fa certo onore al tecnico friulano. Neanche il tempo di archiviare la gara di Roma che per la Juve è già tempo di pensare al Napoli. Gli azzurri (reduci da un faticoso pareggio all’ultimo secondo a Bergamo) si giocheranno le restanti chance di scudetto proprio contro i bianconeri. Logico dunque aspettarsi un San Paolo infuocato, ma questa Juve non ha nessun motivo per avere paura. I bianconeri infatti possono solo guadagnare dalla trasferta di Napoli: in caso di vittoria sarebbe fuga verso il titolo, mentre se le cose dovessero andare male la classifica sorriderebbe comunque. Non ditelo però ad Antonio Conte, uno che vuole vincere sempre, anche in allenamento: “Faccio gli scongiuri visto che siamo ancora imbattuti, ora abbiamo una trasferta probante come Napoli, testeremo le pulsazioni della squadra. D’altro canto siamo solo all’undicesima partita ma sono contento perchè siamo al di là delle aspettative che mi ero posto a inizio stagione”. Il tecnico bianconero si aspettava molto dai suoi, e non si può certo dire che i ragazzi lo abbiano deluso: “Siamo contenti per aver battuto una squadra molto forte da primissimi posti, sicuramente è stata una prova di maturità  superata con inevitabile sofferenza in alcuni frangenti vista la portata dell’avversario, ma siamo stati bravi”.
Chiudiamo con una considerazione: qualche tempo fa Antonio Conte aveva chiesto ai suoi di ritornare ad essere antipatici, come vuole la tradizione juventina. Martedì sera, tutta l’Italia anti bianconera tiferà Napoli, pena una Juventus in fuga verso lo scudetto. Ecco un altro obiettivo raggiunto dall’insaziabile Conte.

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