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Le Borse tornano in rosso dopo lo strappo al rialzo su ipotesi Esm per ricapitalizzare le banche

La richiesta della Commissione europea che il Fondo salva-Stati Esm intervenga direttamente per ricapitalizzare le banche spinge brevemente al rialzo i listini – Altissima volatilità sui mercati – Per Bankia il governo spagnolo pensa alla ricapitalizzazione domestica – Così così l’asta dei Btp: collocato meno del previsto e a tassi oltre il 6%

Le Borse tornano in rosso dopo lo strappo al rialzo su ipotesi Esm per ricapitalizzare le banche

L’eurozona deve spingere sulla crescita e tagliare il debito per riguadagnare la fiducia degli investitori ma anche andare nella direzione di un’unione bancaria, prendendo in considerazione gli eurobond e la diretta ricapitalizzazione delle banche tramite il fondo salva Stati permanente. L’auspicio arriva dalle raccomandazioni pubblicate oggi dalla Commissione Europea e dà una scossa ai listini che strappano al rialzo, soprattutto Piazza Affari e Madrid.

Ma la giornata è complessa e le oscillazioni sui listini sono intense, gli indici non riescono mantenersi sopra la parità e poco dopo tornano in rosso: Parigi perde l’1,54%, Francoforte l’1,07%, Londra l’1,50% e Madrid l’1,19%, il Ftse Mib cede l’1,13%. Le raccomandazioni della Commissione Europea hanno promosso i conti ma hanno ricordato che ora è cruciale la “corretta implementazione” delle riforme.

In Spagna la sorte Bankia continua a suscitare apprensione. Oggi il ministro dell’Economia spagnolo Luis De Guindos ha detto che l’istituto verrà ricapitalizzato attraverso le obbligazioni emesse dal Frob, il fondo salva banche spagnolo, già usato per altri salvataggi. De Guindos ha negato che sia stato chiesto alla Bce un piano per la ricapitalizzazione di Bankia attingendo indirettamente dai fondi dell’istituto di Francoforte, come riportato dal Financial Times.

Lo spread Bono-bund viaggia in rialzo a 529 punti e sotto pressione è anche il differenziale Btp-bund che ha superato i 470 punti base, al massimo dal 17 gennaio, con il rendimento del Btp a 10 anni al 6%. Oggi il Tesoro ha collocato Btp a 5 e 10 anni per 5,74 miliardi, scegliendo di piazzare sul mercato, meno del massimo offerto, pari a 6,25 miliardi. Sul quinquennale il rendimento medio è salito al 5,66% (+0,80% rispetto ad aprile) e sui Btp a 10 anni il tasso è salito al 6,03% (+0,37%).

Gli umori delle piazze europee scontano anche il peggioramento dell’indice che misura il clima del business nella zona dell’euro (Bci), che ha segnato un ulteriore calo nel mese di maggio, a quota -0,77 punti (-0,26 punti).

A Milano crolla del 5,6% la Bpm travolta dalle vicende giudiziarie che riguardano l’ex presidente Massimo Ponzellini. Cedono terreno anche Mediaset del 3,4%, Bper -2,9%, A2A -2,87%. In rialzo il Banco Popolare +2,8%, Fiat Industrial +1,84%, Ubi Banca +1,80%, Unicredit +1,71%

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