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Le Borse perdono slancio dopo l’asta di Madrid

In mattinata, il Tesoro di Madrid ha venduto sul mercato titoli di Stato a due, tre e cinque anni per un ammontare massimo complessivo di 3,99 miliardi, contro un target di 4 miliardi, con tassi in calo sul titolo biennale e quinquennale ma in lieve rialzo sul triennale – Borse deboli in attesa del discorso di Draghi – Spread a 361.

Le Borse perdono slancio dopo l’asta di Madrid

Dopo l’avvio positivo, le Borse europee ripiegano sull’onda dell’esito deludente seppur non drammatico dell’asta dei Bonos spagnoli. All’inizio del pomeriggio Milano guadagna appena lo 0,19%, Parigi lo 0,05% e Francoforte viaggia intorno alla parità. In attesa dei dati dell’occupazione americana di domani, le attenzioni sono concentrate sulla conferenza stampa di Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo della Bce che si tiene in Slovenia. L’interrogativo principale è se e quando la Spagna chiederà l’aiuto per calmierare gli spread.

In mattinata, il Tesoro di Madrid ha venduto sul mercato titoli di Stato a due, tre e cinque anni per un ammontare massimo complessivo di 3,99 miliardi, contro un target di 4 miliardi con tassi in calo sul titolo biennale e quinquennale ma in lieve rialzo sul triennale. Il tasso sul biennale è sceso al 3,282% dal 5,204%, sul quinquennale al 4,766% dal 6,459% mentre sul triennale è salito al 3,956% dal 3,845%. Ancora una volta è mancata la domanda estera per i titoli di Madrid. 

Nel frattempo la Spagna continua a tergiversare circa la possibilità di chiedere aiuti finanziari. Sul mercato dei titoli di Stato sale intanto il rendimento del Btp a 10 anni, scambiato al 5,13%. Spread a quota 361. Lo spread spagnolo si allarga a 443 punti (5,88% il rendimento). 

In tutta Europa sono positive le banche (Stoxx +0,7%) dopo la conclusione positiva degli stress test dell’Eba. A Milano Unicredit sale dello 0,89%: il mercato attende indicazioni sul prossimo dividendo, argomento che sarà discusso nei prossimi giorni dal management con i principali azionisti.

Intesa guadagna lo 0,72%, Ubi avanza dello 0,33%. In rialzo anche MontePaschi +1,21% che raggiungerà entro la fine di quest’anno il requisito di Core Tier 1 richiesto dall’Authority bancaria europea. 

Il petrolio è in recupero dopo il drastico calo di ieri sera (-4%): il Wti è scambiato a 88,6 dollari al barile, in crescita dello 0,6% dalla chiusura di New York. Brent a 109 dollari. I titoli del settore registrano la discesa delle quotazioni del greggio: Eni -0,82%, Saipem -1,05%, Tenaris -1,81%.

Partite in rialzo, le utility hanno invertito la rotta: Atlantia -1,06%, Enel -0,7%, A2A -0,74%, Enel Green Power-1,34%.
Brilla Lottomatica, +1,74%, dopo la notizia che la controllata GTech ha vinto la gara per gestire la lotteria dello Stato dell’Indiana.
Si muove in rialzo di Fiat, +1,06%, mentre Fiat Industrial reagisce male alle indiscrezioni su un possibile rinvio della fusione con la controllata Cnh: il titolo scende del 2,32%.Finmeccanica guadagna il 2%. Tra i gruppi che possono affiancare il fondo F2i nell’operazione Ansaldo Energia figurano la famiglia Malacalza ed il gruppo Camozzi. 

Tod’s sale dello 0,29%, promossa da Cheuvreux a outperform daunderperform. Per contro, scende Ferragamo, –1,79%, declassata sempre da Cheuvreux a underperform da outperform.

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