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Le Borse dribblano Westminster e Milano sorpassa Francoforte

I mercati assorbono lo shock dell’attentato di Londra – A metà giornata, il Ftse Mib guadagna lo 0,4%, supera di nuovo quota 20 mila pb e sorpassa il Dax di Francoforte (+ 3,8% per Milano dall’inizio del 2017 contro + 3,4 dei tedeschi) – Brillano Ferrari, Anima, Intesa Sanpaolo e Telecom Italia.

Le Borse dribblano Westminster e Milano sorpassa Francoforte

Le Borse hanno assorbito del tutto lo shock dell’attentato di Westminster. Piazza Affari, favorita da indicazioni favorevoli sul fronte della ripresa, guadagna lo 0,4%. L’indice Ftse Mib è risalito sopra quota 20 mila. In terreno positivo anche Francoforte (+0,1%) e Madrid. Sotto la parità Parigi e Londra. La performance da inizio anno dell’indice delle blue chip italiane ha superato quella del Dax di Francoforte: +3,8% contro +3,6%.

Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,078. Petrolio in rialzo dello 0,5%: il Brent è scambiato a 50,8 dollari al barile. Eni -0,1%, Saipem -0,7%. Scenario disteso sui bond. Bund decennale tedesco 0,40%, Btp 10 anni a 2,21%, con lo spread che si restringe a 182 punti base.

La Bce ha assegnato 233,473 miliardi di euro di fondi a 4 anni nella quarta e ultima finestra del secondo programma Tltro, accogliendo le richieste presentate da 474 banche della zona euro.

Gli appuntamenti più rilevanti di giornata sono previsti in Usa: stasera Janet Yellen parla per la prima volta dopo l’aumento dei tassi. Intanto oggi viene messa al voto dal Congresso la riforma sanitaria voluta da Donald Trump. Gli investitori temono in una bocciatura che potrebbe frenare i promessi tagli alle tasse.

Doccia fredda sulla Germania. La fiducia dei consumatori ad aprile è scesa inaspettatamente ai minimi da cinque mesi. Il dato, diffuso stamattina dall’istituto di ricerca Gfk, riflette i timori sulla riduzione del potere di acquisto per effetto dalla risalita dell’inflazione.

Per alcune banche della zona euro potrebbe essere necessaria la liquidazione se non ci fossero altre strade praticabili per il loro salvataggio. Il numero uno della vigilanza della Bce, Daniele Nouy, nel corso di un’audizione alla commissione economica e finanziaria del Parlamento Ue ha evidenziato l’eccessiva frammentazione del sistema bancario. “In casi particolari – ha detto – il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili”.

Brilla in Piazza Affari Ferrari (+2,2%): Citigroup ha alzato il giudizio a Buy da Neutral, il target price sale a 74 euro da 48 euro.

Tra le banche in evidenza Intesa (+1,5%): Barclays ha alzato il target price a 2,7 euro da 2,55 euro, confermato il giudizio Overweight. Sale anche Unicredit (+0,5%): dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, il fondo Aabar di Abu Dhabi è il principale azionista con il 5,04% del capitale. Fra gli altri istituti, Bper Banca +1,1%, Banco Bpm +0,1%.

Debole Generali (-0,4%): Reuters riferisce che la compagnia ha incaricato Rothschild di trovare compratori per gli asset in Colombia, Ecuador e Panama. Cattolica +0,5%.

Arretra Poste Italiane (-1%), Anima +2%. In tensione Telecom Italia (+1,2%) a poche ore dal Cda dedicato ai conti del trimestre.

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