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Le Borse aspettano Yellen e Draghi ma Amazon scatena la guerra dei prezzi

Tutti gli occhi dei mercati su Jackson Hole dove oggi parlano la presidente della Fed, Janet Yellen, e il presidente della Bce, Mario Draghi: come far risalire l’inflazione e che effetti avranno le politiche monetarie sui tassi? Un contributo controcorrente viene da Amazon che ha abbassato i prezzi di frutta e verdura scatenando la guerra alla concorrenza – Fca sempre superstar.

Jeff Bezos non ama perder tempo. E così lunedì prossimo, quando diventerà operativa l’acquisizione della catena di grandi magazzini  Whole Foods (13,7 miiardi di dollari), Amazon abbasserà i prezzi di frutta e verdura oltre che di una serie di altri prodotti. La mossa di Bezos è stata annunciata in coincidenza con l’arrivo dei banchieri centrali più potenti del pianeta (Janet Yellen, Mario Draghi e il giapponese Haruhiko Kuroda) per il tradizionale seminario annuale che la Fed di Kansas City organizza tra le montagne di Jackson. Al centro dei colloqui ci sarà l’inflazione. O meglio, l’assenza di inflazione dieci anni dopo l’avvio delle terapie per contrastare la recessione che hanno comportato l’aumento della base monetaria di 15.000 miliardi di dollari. Senza però innescare l’aumento dei prezzi.

Anzi, arrivati al nono anno di crescita globale, l’inflazione torna a scendere. Forse per “colpa” della tecnologia, la potente arma dell’era digitale che ha reso molto più difficile il mestiere di banchiere centrale. Il dilemma è: aumentare i tassi prima che, come è accaduto alla fine del millennio scorso, un’improvvisa accelerazione dei prezzi obblighi ad un stretta e al conseguente boom delle Borse? Mantenere, al contrario, una politica monetaria accomodante, per non strozzare una ripresa comunque debole? E’ quasi scontato che le parole di Draghi (intervento previsto per le 21 italiane) o della Yellen (appuntamento alle 16) non offriranno una risposta definitiva , ma i mercati sperano che dal meeting emerga una chiave per affrontare i prossimi mesi. Nell’attesa, occhio agli uragani: “Harvey” si accinge a devastare il Texas (e a sostenere i prezzi del petrolio), Donald Trump, più pericoloso, si è scagliato a testa bassa contro i leader repubblicani al Congresso minacciando il black out del bilancio federale.     
 
AMAZON SCATENA LA GUERRA DEI PREZZI

In attesa degli interventi dei banchieri, l’Asia ha chiuso la settimana in un clima positivo: avanza Tokyo +0,45, davanti a Seoul +0,2%. Tutto è pronto per il lancio del Galaxy 8, il nuovo smartphone di Samsung. l’indice CSI 300 della borsa cinese guadagna l’1,3% e si porta sui massimi dal 2014. Ha pesato su Wall Street lo scontro a Washington sul tetto del debito ed il difficile decollo della riforma sanitaria. Dow Jones -0.13 %, S&P 500 -0,21%, Nasdaq -0,21%. Le nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali registrano una crescita?a 238mila unità da 232mila precedenti. In calo le vendite di case esistenti a luglio in Usa dell’1,3%, il dato migliora dal -2% del mese precedente ma è decisamente inferiore alle attese. L’annuncio dell’offensiva di Amazon sui prezzi della grande distribuzione ha avuto un effetto immediato sui concorrenti: Wal-Mart -2,3%, la catena di drogherie Kroger -8,3%. 

L’URAGANO HARVEY SOSTIENE IL PETROLIO, LA NORVEGIA PESA SU SAIPEM  

Sale il petrolio in attesa dell’uragano Harvey. Il greggio Wti sale dello 0,7% a 47,75 dollari, Brent a 52,41 dollari. Poco mossa Eni -0,1%. in ribasso Saipem -2,6%, peggior titolo di Piazza Affari dopo il fallimento della società norvegese Seadrill, a picco alla Borsa di Oslo. Un tracollo che danneggia tutto il comparto delle società di servizi per oil&gas. 

MILANO AL TOP. VISCO: LA RIPRESA NON E’ STRUTTURALE 

Chiusura contrastata per le Borse Ue in calo dai massimi di giornata sull’onda del dato Usa molto negativo di vendita delle case esistenti. Milano ha chiuso  la giornata di contrattazioni in terreno positivo, indice Ftse Mib a +0,51%. Francoforte è riuscita a tenere la parità (+0,05%) mentre Parigi ha terminato in territorio negativo a -0,04%. In Francia la fiducia delle imprese in agosto è cresciuta a 109 punti da 108 di luglio, dato superiore alle attese e sui livelli più alti dal 2011. Madrid +0,19%. Il Pil spagnolo del secondo trimestre è cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente, dato in linea con le attese. 

A Londra il Ftse 100 ha guadagnato lo 0,53%. La Sterlina è piatta dopo nove ribassi in dieci sedute: cross a 0,919 da 0,923, massimo da 12 mesi. Il Pil del secondo trimestre della Gran Bretagna ha confermato una crescita dello 0,3%, in linea con le attese. La ripresa italiana “non è strutturale”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, a margine del Meeting di Cl a Rimini. “E’ una ripresa congiunturale, non e’ una ripresa strutturale”, ha sottolineato Visco, spiegando che “perché diventi strutturale occorre proseguire lungo la linea che è già in atto”, ovvero continuando con “le riforme e l’innovazione”. “Stiamo uscendo con difficoltà anche se stiamo uscendo dalla crisi”. Ma le riforme? “Non sono ancora terminate: c’e’ ancora molto da fare”. 

RIPARTONO LE ASTE DEL TESORO: 6 MILIARDI DI BOT A SEI MESI 

Secondario saldo attorno ai precedenti livelli di chiusura in un contesto dominato dall’attesa del simposio di Jackson Hole. Il decennale è stato trattato a 2,10%. Lo spread è a quota 171 (contro 175). Il rendimento del Bund tedesco quasi invariato a +0,38%, mercoledì ha segnato il minimo da otto settimane. Il ministero dell’Economia ha annunciato l’offerta di 6 miliardi di euro di Bot a sei mesi, scadenza 28 febbraio 2018, nell’asta di martedì 29 agosto. lunedì 28 agosto saranno offerti 1,5-2 miliardi di euro del Ctz maggio 2019. Oggi ci sarà invece l’annuncio sui collocamenti a medio-lungo del 30 agosto. 

Il mercato sembra aver digerito le dichiarazioni che Silvio Berlusconi ha rilasciato domenica a ‘Libero’, in cui segnalava il suo sostegno all’idea di una doppia valuta allo scopo di sollecitare la domanda interna. Interpellato da Reuters sull’uscita del leader di Forza Italia un portavoce di Bruxelles ha ricordato che in base all’articolo 128 dei Trattati Ue l’euro è la sola valuta avente corso legale nei paesi aderenti all’unione monetaria.

FCA GUIDA LA CORSA DELL’AUTO, RECORD STORICO ANCHE PER EXOR 

Non si ferma la corsa di Fiat Chrysler +2,97 a 12,49 euro. Il titolo ha chiuso la quarta seduta consecutiva di forte rialzo, seppur ridimensionato nel finale. Nel corso della seduta ha segnato il nuovo massimo degli ultimi 20 anni a 12,94 euro. Secondo Bloomberg Fca sta valutando diverse opzioni, incluso un progetto che prevede lo scorporo dei brand Maserati e Alfa Romeo e delle sue attività nei componenti. L’obiettivo del gruppo sarebbe quello di rifocalizzare Fca sulle auto mass market rendendola più attraente per una possibile combinazione con un concorrente. Sembra scartata l’ipotesi di una cessione di Jeep, ma una decisione finale è prevista non prima di inizio 2018, mentre la tempistica dell’attuazione resta incerta.  

Intanto l’agenzia Dow Jones ha rivelato che sono in corso colloqui tra il gruppo Fca e Volkswagen +0,79% per produrre in comune alcuni veicoli commerciali leggeri. La collaborazione potrebbe includere la costruzione in comune delle future versioni del pickup Amarok e del van Caddy della casa di Wolfsburg. I colloqui tra i due partner sono a un livello iniziale, aggiungono le fonti, che indicano che i contatti tra Fca e Volkswagen includono solo una produzione congiunta di veicoli commerciali. Volkswagen non e’ infatti interessata a Jeep o all’intero gruppo Fca.

Frena Ferrari -1.22% a 114,21 euro. La Rossa ha invertito la tendenza dopo essere arrivata a sfiorare l’ennesimo record storico. Finale di seduta debole e in controtendenza. Sono state diffuse le prime immagini della “Portofino” (prezzo di listino attorno ai 200 mila euro) l’erede della mitica California che sarà presentata al prossimo Salone di Francoforte in programma dal 14 al 21 settembre. La Portofino è la nuova entry level di Ferrari con tetto decapottabile, motore V8 da 600cv e velocità massime superiori a 320km/h. Exor sale del 2,8%, nuovo record storico. 
 
ACCELERANO BREMBO, PIAGGIO E LANDI RENZO 

Nel settore automotive brilla anche Brembo +3,5% a 13,40 euro. “La semestrale appena pubblicata è stata buona, mi auguro che il secondo semestre sia uguale al primo: abbiamo già scollinato un pezzettino, sono relativamente ottimista” ha affermato il presidente, Alberto Bombassei, a margine di un incontro al Meeting di Rimini. Sale anche Landi Renzo +5,78%. Grande euforia anche per le due ruote: Piaggio è salita del 5,5% portandosi a 2,56 euro ai massimi da due anni. Ieri gli analisti di Fidentiis hanno promosso il titolo cambiando ribaltando la raccomandazione da Sell a Hold. Seduta negativa solo per Cnh -1,74%. 

BANCHE, DBRS PROMUOVE MPS 

Nel resto del listino: notizie positive per il settore bancario italiano. L’agenzia di rating canadese Dbrs ha alzato il giudizio sul debito a lungo termine di Mps a ‘B’ (high) da ‘B’ (low) con trend stabile. Intesa Sanpaolo +0,2%. Unicredit +1,7%. Nel lusso: Ferragamo +0,8%, soffre Ynap -1% in scia ai dati sui consumi in UK. Morgan Stanley ha tagliato il target a 60 euro da 65 euro di Luxottica.

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