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Le banche spingono le Borse europee al rialzo in vista delle mosse di Bce su tassi e scudo anti-spread

Tutte in rialzo le Borse europee con Piazza Affari tra le migliori, dove spiccano le performance delle banche e di Tenaris in vista dalla riunione del board della Bce di giovedì

Le banche spingono le Borse europee al rialzo in vista delle mosse di Bce su tassi e scudo anti-spread

La speranza di un Draghi bis e di banche centrali meno aggressive di quanto temuto fino alla scorsa settimana, offrono oggi a Piazza Affari e ai listini continentali l’occasione di un rimbalzo.

Il clima di fiducia visto venerdì in Europa si è rafforzato in un contesto globale di cauto ottimismo, tra il buon andamento giornaliero delle borse cinesi e l’avvio intonato di Wall Street, dove le grandi banche continuano a pubblicare i loro conti trimestrali. In particolare, si sono dimezzati i profitti di Goldman Sachs (+3,2%), ma i dati sono migliori delle attese e spingono gli acquisti sul titolo. Anche BofA (+1%), che pure ha deluso con un utile in discesa del 33%, si apprezza alla borsa di New York.

La chiusura per Piazza Affari è in rialzo dell’1,13% a 21.169 punti base, grazie al buon andamento dei titoli ciclici come banche, auto e petroliferi, con l’eccezione di Saipem.

Il quadro è simile nel resto d’Europa: Amsterdam +1,37%, Londra +1,03%, Parigi +0,93%, Francoforte +0,74%, Madrid +0,23%.

L’euro si allontana dalla parità contro il dollaro e si rafforza ai massimi di una settimana, intorno a 1,016.

Tra le materie prime corre il petrolio, sorretto anche da un dollaro più debole, Brent +4,84%, oltre i 106 dollari al barile.

Frena il gas, intorno a 150 euro al Megawattora, mentre la Ue cerca di smarcarsi il più possibile dalla Russia cercando di raddoppiare le forniture dall’Azerbaigian. Contestualmente Mario Draghi, ad Algeri, annuncia che l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas dell’Italia.

Nei prossimi giorni si capirà se Mosca ha intenzione di riaprire il rubinetto del gas, una volta ultimata la manutenzione di North Stream.

Settimana incandescente e non solo a causa dell’Apocalisse

La settimana finanziaria europea e soprattutto quella italiana potrebbe diventare incandescente però nei prossimi giorni, in parallelo alla crescita del caldo meteo portata dall’anticiclone africano Apocalisse. Sperando che le menti restino lucide, nonostante il clima torrido (pare che queste ondate di calore creino non pochi problemi alla mente) mercoledì il parlamento ascolterà le parole del premier e voterà la fiducia a partire dal senato, ma le circonvoluzioni dei 5 stelle (e non solo) non autorizzano al momento previsioni. Sui mercati si respira però un cauto ottimismo sulla permanenza di Draghi a Palazzo Chigi, sperando che il contesto politico non lo porti a confermare le proprie dimissioni.

Giovedì, inoltre, la Bce dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi da 11 anni a questa parte (25 punti base), ma anche l’attesissimo scudo anti spread e il tema si lega alla crisi politica tricolore, poiché la situazione politica italiana potrebbe fornire argomenti ai contrari e mettere i bastoni tra le ruote ai programmi anti frammentazione di Christine Lagarde.

Gli investitori mantengono al momento un atteggiamento positivo, almeno guardando allo spread che chiude la seduta odierna in calo a 212 punti base (-2,42%), con rendimenti in rialzo a +3,27% per il Btp decennale e +1,16% per il Bund di pari durata.

Per la politica monetaria della Fed sarà necessario aspettare il 26-27 luglio, ma le dichiarazioni di molti banchieri centrali Usa fanno propendere per un rialzo dei tassi di 75 punti base e non di cento come si era cominciato ad ipotizzare (le probabilità di questo approdo sono scese al 33% dal 90% a cui erano salite in precedenza). Si tratta di un atteggiamento leggermente più cauto che viene apprezzato dalle Borse.

Piazza Affari oltre i 21mila punti; soffre Saipem

La buona seduta porta il principale listino di Piazza Affari a superare nuovamente la soglia psicologica dei 21mila punti base, grazie a titoli petroliferi, finanziari e automotive.

Si parte da Tenaris +4,06%, seguita da Banco Bpm +3,15%, Nexi +2,68%, Intesa +2,57%.

Nelle quattro ruote svetta Stellantis +2,49%, che questa mattina, prima dell’apertura dei mercati europei, ha annunciato l’uscita dalla jv in Cina con Gac.  La casa d’auto ha reso noto che “collaborerà con il Gruppo Gac per una ordinata cessazione della joint venture costituita nel marzo 2010, che negli ultimi anni è stata in perdita, e riconoscerà un onere di svalutazione non monetario di circa 297 milioni di euro nei risultati del primo semestre 2022”. Questo vuol dire che Stellantis non produrrà più in Cina auto con il marchio Jeep e che importerà dall’estero le vetture Jeep destinate al mercato del dragone. Sempre sul fronte cinese, venerdì sera, Stellantis ha comunicato di aver trovato “un accordo relativo ai 99,2 milioni di azioni ordinarie di Stellantis possedute da Dongfeng, che rappresentano il 3,16% del capitale sociale di Stellantis”.

Le vendite colpiscono ancora Saipem, -7,07%, che scende a un valore di 0,762 euro per azione, contro il prezzo di 1,013 euro di sottoscrizione delle nuove azioni offerte nell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro, terminato con un importante intervento delle banche del consorzio. Domani è il primo giorno in cui saranno disponibili i titoli ottenuti con l’esercizio dei diritti legati all’aumento.

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