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Le banche rimbalzano ma Borsa e spread restano in altalena

Il nervosismo e la volatilità continuano a caratterizzare Piazza Affari anche nel giorno della fiducia della Camera al Governo Conte – Grosso recupero delle banche e del risparmio gestito ancor prima che il premier annunciasse a Montecitorio che le riforme sulle Popolari e sulle Bcc saranno riviste – Bene anche Mediaset – Prese di beneficio su Moncler e Saipem.

Le banche rimbalzano ma Borsa e spread restano in altalena

Alla fine, dopo un’altra seduta nervosa vissuta quasi sempre in territorio negativo, Piazza Affari oggi riesce a rialzare la testa. Il guadagno però è minimo (+0,26% a 21.807,59 punti) e non compensa le forti perdite dell’ultimo periodo, comprese quelle della seduta di martedì, quando il governo Conte ha ottenuto la fiducia del Senato. Oggi il nuovo esecutivo incassa la fiducia della Camera ma continua a non avere quella dei mercati: lo spread Btp-Bund rimane molto alto sopra i 240 punti base, a 246 (col rendimento del decennale italiano al 2,93% dopo l’apertura attorno al 2,90%), dopo che nella giornata di lunedì aveva toccato il minimo degli ultimi sette giorni, sotto i 210 punti.

Turbolenze sintomatiche del fatto che in attesa di vedere il governo alla prova dei fatti, i mercati non sono ancora tranquilli. Il primo appuntamento internazionale del premier Conte sarà nel fine settimana in occasione del G7 in Canada, dove si parlerà di Italia ma soprattutto di Russia e di dazi. Intanto a Piazza Affari a dare un po’ di respiro al Ftse Mib sono i titoli bancari: recuperano molto Finecobank, Banco Bpm, Banca Generali (che oggi pubblica una raccolta da record nel mese di maggio) e Mediobanca, con la prima che tocca quasi il +6% e le altre che viaggiano tra il +3 e il +4%. Rialza la testa anche Unicredit +0,91%, mentre Intesa Sanpaolo resta leggermente in rosso -0,52%. Le banche erano già in una giornata positiva ma un’ulteriore impennata finale è arrivata con le parole del premier Conte alla Camera, annunciando la revisione delle riforme sulle Popolari, lungamente caldeggiate dalla Banca d’Italia e realizzate dal Governo Renzi. Tra i titoli peggiori del paniere principale Terna, Moncler, Saipem e Italgas, con perdite vicine o superiori all’1%.

Tiepide anche le altre Borse europee: Parigi in territorio leggermente negativo, Londra e Francoforte col +0,32% e il +0,34%, e Madrid che sulla scia del nuovo governo guidato da Sanchez (che sarà composto per due terzi da donne) guadagna oltre l’1%. Con tutt’altra linfa apre invece la seduta Wall Street, con un rialzo che consente al Nasdaq Composite e al Russell 2000 di raggiungere un nuovo record per la terza giornata di fila. Il Dow Jones Industrial Average è in rialzo per la terza volta su quattro. A fare da traino continuano a essere i titoli tecnologici. Per il momento, gli investitori restano sull’attenti in vista del G7, quando si tornerà a parlare di tensioni commerciali: gli Usa sono emersi isolati dal G7 finanziario concluso sabato scorso. Intanto sia l’Ocse sia la Banca Mondiale hanno messo in guardia sulle ricadute negative di una escalation sul fronte dei dazi.

Materie prime: sostanzialmente invariato il petrolio Brent intorno ai 75 dollari al barile, mentre è in leggero calo il Wti sui 65 dollari. L’oro si apprezza, arrivando a superare i 3.000 dollari l’oncia.

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