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Le banche pesano su Piazza Affari, bene Fca e il lusso

Titoli bancari sotto tiro in tutta Europa: a Milano spicca il tonfo di Unicredit – Rinnovate tensioni sul debito sovrano: Btp decennali ai massimi dal 2015, ma nessun problema per l’asta Bot a 6 mesi – Fca spinta dai risultati – Il lusso ritrova slancio con Ynap, Moncler e Luxottica.

Piovono le vendite sulle banche, non solo a Milano. L’indice Ftse Mib scende poco meno dello 0,8% attorno a quota 19.200 punti. Ma anche in Europa, a scendere di più sono i titoli degli istituti di credito: indice Stoxx -1,4%. Parigi perde lo 0,5%, Francoforte lo 0,3%. Madrid -0,1%. Lieve rialzo a Londra +0,1%. Tesco sale dell’8% dopo l’acquisto della catena Booker +15%.

Pesano sul listino italiano le rinnovate tensioni sul debito sovrano. Il rendimento dei Btp decennali resta sui livelli massimi dal 2015, oltre il 2,2%, con il differenziale rispetto agli omologhi tedeschi a 175 punti base.

Il Tesoro ha collocato tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot semestrali offerti stamane un lieve rialzo dei tassi dal minimo storico dell’asta di fine dicembre: il rendimento medio è salito a -0,286%, dal precedente -0,317%. Si è chiuso così il primo capitolo dell’offerta di fine mese di titoli pubblici, di nuovo al centro dell’attenzione per le inquietudini del mercato sulle possibili elezioni anticipate. Lunedì, in particolare, sarà messo a disposizione degli investitori il nuovo decennale 1 giugno 2027 (cedola 2,20% dall’1,25% del 1 dicembre 2026) per un ammontare compreso fra 3,5 e 4 miliardi. Il nuovo titolo quota stamane 99,15 con un rendimento al 2,31%.

Nel listino azionario spicca il tonfo di Unicredit (-4%) che potrebbe anticipare l’avvio dell’aumento di capitale il prossimo 6 febbraio. Intesa -0,5%: l’ad Messina ha fatto capire che non si svenerà per Generali (-1%). Mediobanca -1,3%. 

L’indice delle banche italiane arretra dell’1,5%. Debole anche l’indice europeo, schiacciato dalla performance negativa di Ubs (-3,4%) dopo un calo del 47% nei profitti netti 2016, anche se il dato dell’ultimo trimestre, oltre le attese, getta un po’ di ottimismo sul 2017.

Ubi Banca -2%. Il fondo Atlante 2 ha acquisito 2,2 miliardi di crediti deteriorati delle good banks rendendo così possibile il passaggio degli istituti alla banca guidata d Victor Massiah. Tra le società del risparmio gestito, Anima +3,4%, data in pole position per rilevare Aletti da Banco Bpm (+1,54%).

Rallenta Stmicroelectronics (-0,66%) dopo aver toccato nelle prime battute 12,22 euro, massimo degli ultimi dieci anni. Stamattina Equita porta il giudizio a Buy.

Al contrario, prende velocità Fiat Chrysler +1,74%: dopo i risultati annunciati ieri, Jefferies ha alzato il target price a 14 dollari da 10 dollari, confermato il giudizio Buy. Mediobanca ha alzato il target price a 14,95 dollari da 12,8 dollari, confermato il giudizio Outperform. Per Morgan Stanley (buy) la riduzione del debutto potrebbe dare al titolo un 15% in più.

Tonici i titoli del lusso, in un comparto positivo a livello europeo sull’onda dei risultati 2016 di Lvmh superiori alle attese. Sale Ferragamo (+2%): Morgan Stanley ha alzato il target price a 24 euro da 20 euro, confermato il giudizio Equal Weight. Avanzano anche Moncler (+0,3%) e Yoox (+1,7%), che prova a reagire dopo essere arrivato a perdere oltre il 10% da inizio 2017. Luxottica +0,7%: Hsbc ha alzato il giudizio a Buy da Hold e il target price a 61 euro da 54 euro. 

Tra le utilities, Snam +0,7%: Morgan Stanley ha abbassato il target price a 4,1 euro da 4,8 euro, confermato il giudizio Equal Weight. Debole Enel (-0,9%).

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