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Le assicurazioni guardano al 2030

Le grandi sfide per il futuro al centro del Seminario Internazionale organizzato da UNEP Finance Initiative svoltosi a Zurigo con la partecipazione di grandi imprese e associazioni del settore, regolatori, organizzazioni internazionali e non-governative.

Le assicurazioni guardano al 2030

Sguardo lungo e grandi sfide al centro della discussione nel Seminario Internazionale organizzato da UNEP Finance Initiative e ospitato al Center for Global Dialogue di Swiss-Re di Zurigo, con la partecipazione di grandi imprese e associazioni del settore, regolatori, organizzazioni internazionali e non-governative. Con la consapevolezza però che nel 2015 si concentrano un numero rilevante di appuntamenti urgenti e di scelte decisive per il futuro.

A marzo a Sendai, in Giappone, è stato lanciato il nuovo ‘Quadro 2015-2030 per la riduzione dei rischi da disastri naturali’. A luglio si terrà ad Addis Abeba la 3a Conferenza delle Nazioni Unite sul finanziamento dello sviluppo, centrata sulla mobilitazione dei capitali privati e degli investimenti a lungo termine in favore dei paesi in via di sviluppo. A settembre, al Palazzo di vetro di New York, verranno rinnovati al 2030 gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, che scadevano quest’anno, e che includeranno molti temi rilevanti per le assicurazioni, come ad esempio le partnership pubblico-privato per estendere le garanzie di protezione sociale, la lotta alla sottoassicurazione delle PMI e dei ceti deboli, il ruolo degli investitori istituzionali per colmare il gap di infrastrutture, lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione sui rischi di lungo termine, la riforma dei quadri regolamentari per la stabilità e lo sviluppo dei mercati, etc.

A dicembre 2015, infine, verrà siglato a Parigi un nuovo accordo universale sul clima che amplia e rinnova gli obiettivi di Kyoto, e che vede evidenziato il ruolo del settore assicurativo in materia ambientale e di mitigazione e adattamento ai rischi del cambiamento climatico. E’ stata ampiamente sottolineata nel seminario l’esigenza che in questi processi intergovernativi sia dato spazio e rilievo alla ‘voce’ dell’industria, e che questa ‘voce’ sia presentata con forza, coesione ed autorevolezza, nell’interesse dello sviluppo dei mercati e del soddisfacimento delle esigenze di protezione e di sicurezza dei cittadini.

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