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Lazio: Polverini ritarda le dimissioni, nomina dirigenti amici e licenzia assessori rivali

La governatrice non ha ancora presentato dimissioni formali – Intanto ieri sono stati confermati nove direttori, fra cui due amici provenienti dall’Ugl – In giunta è resa dei conti politica: ballano le poltrone degli uomini vicini ad Antonio Tajani.

Lazio: Polverini ritarda le dimissioni, nomina dirigenti amici e licenzia assessori rivali

Fin qui le uniche dimissioni di Renata Polverini sono arrivate in conferenza stampa. In questi giorni di attacchi e autodifese, la governatrice del Lazio ha continuato a gestire in pieno i suoi poteri. La rinuncia formale all’incarico – che dovrebbe arrivare oggi – è stata ritardata per consentire alla giunta di riunirsi e distribuire un’altra fetta di potere. Ieri l’esecutivo laziale ha confermato nove direttori. Fra questi, spiccano le nomine di due amici della Polverini provenienti dall’Ugl: Raffaele Marra (al personale) e Giuliano Bologna (capo dell’avvocatura). 

Esterino Montino, capogruppo regionale del Pd, e Angelo Bonelli (Verdi) non hanno dubbi: “La Polverini vada via, è un bluff. Una di queste nomine è stata già bocciata due volte dal Tar”. 

“Di cialtronesco, in questa storia – continua Montino – c’è solo la sceneggiata messa in atto da 15 giorni dalla Presidente. Sono due giorni che va raccontando in tutte le salse ed in tutte le televisioni un fatto che non è ancora accaduto. Siamo all’avanspettacolo”.

Intanto continua la battaglia politica della governatrice. “Taglio gli assessori e mi dimetto – aveva annunciato ieri -. I consiglieri non li posso ridurre, ma la mia giunta la posso diminuire. Non serve lo stesso numero di assessori per l’amministrazione ordinaria. Ho lavorato all’accorpamento delle deleghe”, oggi “le riassegnerò e allora potrò dimettermi”.

Ma chi saranno gli assessori a dover fare subito le valige? Con ogni probabilità toccherà agli uomini di Antonio Tajani, il numero uno nella lista dei nemici interni di Polverini. A cadere dovrebbero essere Fabio Armeni (Risorse umane, demanio e patrimonio), Marco Mattei (Ambiente) e Stefano Zappalà (Turismo). A rischio anche Angela Birindelli (Politiche agricole), indagata a Viterbo, e due ex An: Pietro Di Paolo (Rifiuti), vicino al sindaco di Roma Gianni Alemanno, e Luca Malcotti (Lavori pubblici), legato al senatore Pdl ed Andrea Augello. 

Si dovrebbero invece salvare tutti gli amici: i due Udc Luciano Ciochetti e Aldo Forte, Teodoro Buontempo (La Destra), Stefano Cetica (ex Ugl) e i fedelissimi Mariella Zezza, Pino Cangemi e Fabiana Santini. Parlando con gli assessori, Polverini non avrebbe potuto essere più chiara: “Tengo solo quelli di cui mi fido”.

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