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L’avvicinarsi di un governo e un possibile taglio dei tassi fanno volare la Borsa

L’avvicinarsi della nascita del governo e il possibile taglio dei tassi da parte della Bce danno ossigeno ai mercati e Piazza Affari guadagna quasi il 3% – Fiat, Stm e Telecom Italia alle stelle – Bene anche Finmeccanica, Enel e le banche – Balzo di Rcs e Safilo – Btp decennale sotto il 4% e spread ancora più giù

L’avvicinarsi di un governo e un possibile taglio dei tassi fanno volare la Borsa

Galoppano le Borse. Il taglio del tasso di sconto dell’area euro, ormai solo questione di giorni, spinge i listini del Vecchio Continente. A rendere probabile il taglio sono i dati deludenti sull’economia tedesca: ad aprile gli indici Pmi della Germania sono risultati inferiori alle attese, sotto lo spartiacque che separa prospettive di crescita e di rallentamento.

In Italia, la prospettiva di un prossimo incarico di governo, fa da propellente ulteriore per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib sale del 2,5%, un livello che non vedeva da due mesi. Londra avanza dell’1,85%, Parigi +3,29%, Francoforte +2,32%. Intanto, sul fronte del debito, il Btp decennale infrange una barriera storica: un rendimento sotto la soglia del 4% al 3,97%. Non accadeva dal novembre 2010. Lo spread è a quota 270. Il rendimento del Btp a due anni è al minimo storico all’1,14%.

La Spagna oggi ha collocato 3 miliardi di titoli di Stato, di cui 855 milioni di titoli a tre mesi a un rendimento dello 0,128%, in deciso calo dallo 0,285% della precedente asta. La domanda è stata pari a 3,2 miliardi.

Fra le blue chip milanesi si mette in luce Fiat che sale del 6,1% dopo l’upgrade di Ubs che ha alzato il giudizio a “buy” da “neutral”. Finmeccanica sale del 4,6% sulle indiscrezioni di un interesse di Doosan per Ansaldo Energia. StM balza del 9,1% dopo i risultati trimestrali annunciati questa notte. Forte rialzo anche per Telecom Italia +6,3%, in attesa di novità su 3Italia e separazione della rete. Nuovo passo in avanti di Enel +4,4%, Eni +1,3%. Saipem -1,6%. La società ha approvato i conti del primo trimestre, che si è chiuso con un utile netto di 110 milioni di euro (- 52,4% ). I ricavi sono diminuiti dell’1,4% a 3,09 miliardi. L’Ebitda si è attestato sui 380 milioni, in calo del 30,1% rispetto ai primi tre mesi del 2012, e l’utile operativo è sceso del 45,8% a 202 milioni. La società ha confermato le stime per l’anno in corso. In rialzo le banche: Unicredit +5,1%, Intesa +3,1%, MontePaschi +2,7%, Mediobanca +5,3%. Scende Pop. Milano +1,5% dopo le dimissioni del presidente Filippo Annunziata. Acquisti anche sul settore lusso, trainati dal boom di Richemont: Luxottica +2,3% e Tod’s +2,9%. Cucinelli ha azzerato le perdite iniziali e sale dell’1,9% dopo la notizia che Mediobanca ha piazzato 1,1 milioni di azioni. E’ in calo Moleskine -2,7%. Tra le mid/small caps, forte rialzo di Safilo +13,8% dopo la trimestrale. Balzo di Rcs +11,4%.

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