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L’Abi disdetta in anticipo il contratto nazionale dei bancari ed è sciopero

Al termine della riunione con i sindacati, l’Abi ha comunicato in anticipo la disdetta formale del contratto nazionale dei bancari. Saranno bloccati gli aumenti contrattuali automatici previsti dall’attuale contratto e saranno ridotti molti posti di lavoro. Immediata la reazione dei sindacati di categoria: “E’ sciopero”

L’Abi disdetta in anticipo il contratto nazionale dei bancari ed è sciopero

L’Associazione delle banche italiane (Abi) ha disdetto in netto anticipo il contratto nazionale dei bancari la cui scadenza sarebbe stata il prossimo giugno 2014. La decisione, dettata secondo le banche da un calo di redditività post-crisi e dalle mancate riforme regolamentari e innnovazione tecnologica, è stata resa nota dai sindicati al termine della loro riunione con la delegazione dei banchieri guidata da Francesco Micheli.

Con la disdetta l’Abi blocca gli aumenti contrattuali automatici, previsti dall’attuale contratto firmato il 19 gennaio 2012 e valido fino al 30 giugno 2014. I sindacati sottolineano che le banche hanno già pesantemente tagliato il costo del personale riducendo dal 2008 al 2012 28.500 posti di lavoro. E altri 40.000 esuberi sono stimati dai sindacati per i prossimi anni.

Ecco perché le associazioni di categoria hanno deciso una giornata di sciopero, probabilmente in concomitanza con la Giornata Mondiale del Risparmio di fine ottobre. Potrebbe trattarsi solo dell’inizio di una lunga stagione di mobilitazioni, almeno fino a quando, fanno sapere le organizzazioni sindacali, l’Abi non ritirerà il provvedimento.

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