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La versione di Berlusconi: il Governo scoppia di salute e l’economia è in sicurezza

La manovra approda oggi alla Camera, dove il voto finale è previsto per mercoledì, con il ricorso al voto di fiducia. E sul provvedimento è lo stesso Silvio Berlusconi a precisare che non ci saranno ripensamenti, sarà votata così come è e sarà lui stesso a rassicurare, domani a Strasburgo, le istituzioni europee sulla situazione dell’economia italiana.

La versione di Berlusconi: il Governo scoppia di salute e l’economia è in sicurezza

Intervenendo a Canale 5, Berlusconi è netto: non c’è nessuna possibilità di ulteriori aggiustamenti. ”Credo proprio che questa manovra, che è stata lungamente approfondita e che verrà varata con il voto della Camera probabilmente entro mercoledì, sia la manovra giusta, con dei mezzi in più perché abbiamo introdotto l’Iva e abbiamo mantenuto i saldi invariati”. Gli interventi sulla manovra “non sono stati ripensamenti, sono stati miglioramenti”, puntualizza. 

Quanto alle critiche sul capitolo ‘costi della politica’, Berlusconi replica che i tagli ci sono: ”Ai parlamentari è stato richiesto un supplemento di solidarietà che è il quadruplo rispetto agli altri contribuenti. Abbiamo varato la soppressione di tutte le province, il dimezzamento del numero dei parlamentari con un ddl che diventerà legge prima della fine della legislatura”.

Domani Berslusconi sarà a Strasburgo per incontrare José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. In calendario potrebbe esserci pure un incontro con il polacco Jerzy Buzek, presidente dell’Europarlamento.

“Grazie al comportamento della nostra opposizione e dei suoi giornali – afferma il premier – si è creata intorno alla manovra molta confusione”. Ed è per questo che, anziché incontrare a Palazzo Chigi i magistrati della Procura di Napoli che indagano sul caso Tarantini, Berlusconi ha deciso di dare la precedenza a un serrato tour presso i vertici delle istituzioni dell’Ue.

“Si sono indotte le autorità e le istituzioni europee a pensare che il governo volesse fare passi indietro rispetto alla manovra approvata e che, insomma, non fossimo seriamente intenzionati a fare quei sacrifici che ci porteranno al pareggio di bilancio nel 2013. Si è posta come una necessità di confortare i nostri interlocutori europei per chiarire come invece fosse tutto il contrario”.

E spiega: “Quando ci siamo accorti che la speculazione internazionale voleva concentrarsi sui titoli del nostro debito pubblico, abbiamo fatto delle indagini presso le maggiori banche del mondo ed è venuta fuori chiaramente la decisione delle banche e dei fondi americani di collocare sul mercato i titoli pubblici che avevano in portafoglio. Abbiamo capito, perciò, che si sarebbe creata una situazione pericolosa ed abbiamo contattato immediatamente la Bce, che ha anche questo compito, e le abbiamo chiesto di intervenire sul mercato secondario dei titoli per acquistarli, ove ci fosse stata una messa sul mercato importante di questi titoli”.

Di una cosa Berlusconi è certo: si tratta di “una manovra che avrebbe schiantato qualsiasi governo del passato”. Intanto sono ricominciati i lavori sulla manovra in commissione bilancio della Camera. Al voto gli emendamenti all’articolo 3. La manovra approda nell’aula di Montecitorio questo pomeriggio. Il sì definitivo è previsto per mercoledì. Domani infatti dovrebbe esserci la richiesta del voto di fiducia con votazione il giorno successivo.

Pubblicato in: News

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