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La Spagna e gli alberghi di Stato: gioielli difficili da vendere

Li chiamano Paradores, una novantina di hotel di lusso di proprietà dello Stato – Il governo Rajoy vuole venderli per fare cassa, ma le offerte sono al ribasso: tra il 2009 e il 2010 le perdite sono arrivate a oltre 40 milioni di euro.

La Spagna e gli alberghi di Stato: gioielli difficili da vendere

Sono un pezzo della storia spagnola e sono da qualche tempo in vendita per fare cassa. Si tratta dei Paradores, la catena alberghiera di Stato, composta da oltre una novantina di hotel di lusso, quasi tutti ricavati in castelli, monasteri e edifici storici. Dei veri e propri gioielli (anche se il costo per notte è abbordabile) in centri come Cuenca, Avila, Salamanca o Alcalà.

Ebbene, questa catena, voluta dal re  Alfonso XIII alla fine degli Anni 20 e poi sviluppatasi sotto il franchismo, che ha fortemente aiutato allo sviluppo del turismo nella penisola iberica è in vendita, ma la sua cessione sta incontrando delle difficoltà.

Il gruppo, infatti, ha un problema di tesoreria di 80 milioni di euro, dopo aver perso tra il 2009 e il 2010 oltre 40 milioni di euro. Oltre a questo, il giro d’affari è calato del 7,4% a 236 milioni, mentre l’indebitamento è cresciuto da 81 a 92,3 milioni. Dal canto loro gli investimenti si sono ridotti a 50 milioni, rispetto a una media superiore ai 130 milioni nei precedenti due esercizi.

Insomma, finora le offerte sono state poche e soprattutto al ribasso. Un problema in più per il Governo Rajoy che cerca di fare cassa per ridurre il deficit di bilancio e allontanare lo spettro della recessione.

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