Condividi

La Samp ferma la Juve e la Roma ne approfitta: ora è a -1

DUELLO SCUDETTO – La Juve spreca e si fa fermare in casa dalla Sampdoria (1-1) con un gol di Gabbiadini, che è per metà dei bianconeri che incredibilmente lo stanno vendendo al Napoli – Ne approfitta la Roma che, dopo giorni difficili, si rialza e vince con il Genoa in trasferta portandosi a un solo punto di distacco in classifica dai campioni d’Italia.

La Samp ferma la Juve e la Roma ne approfitta: ora è a -1

Game Roma. Per il match bisognerà attendere parecchio tempo e anche il set è ancora piuttosto lungo, intanto però i giallorossi conquistano il “gioco” numero 15. Il doppio scontro con Genova infatti sorride alla Capitale, che si ritrova a un solo punto dalla capolista. Tutto ciò è frutto dell’1-1 con cui la Sampdoria ha fermato la Juventus e dello 0-1 della Roma sul campo del Genoa, risultati pesanti che rendono ancor più avvincente la lotta al titolo. Dopo l’occasione fallita della scorsa settimana, la squadra di Garcia ha deciso di fare sul serio. 

Troppo ghiotta la possibilità di avvicinare la Signora dopo che la Sampdoria era riuscita a strappare un punto allo Stadium, interrompendo peraltro una striscia di successi casalinghi che durava addirittura dall’11 maggio 2003 (25 vittorie consecutive, record assoluto per il calcio italiano). Partita tosta quella tra bianconeri e blucerchiati, con i primi che hanno finito per pagare la stanchezza post Champions. Emblematica infatti la prestazione double face degli uomini di Allegri: buonissima nel primo tempo (addirittura ottima la prima mezzora), arrancante nel secondo. Anche la Roma ha dovuto fare i conti con lo stesso problema ma il gap fisico è stato riequilibrato dall’espulsione di Perin, che ha lasciato il Genoa in 10 per oltre un’ora.

“Spiace non aver vinto, soprattutto dopo un primo tempo così bello – l’analisi di Allegri. – Dovevamo chiudere la partita, invece abbiamo preso gol su una ripartenza. L’importante comunque è essere ancora primi, pensare di giocare sempre con la stessa intensità è impossibile, soprattutto in questo momento della stagione”. Che la Juventus sia un po’ a corto di fiato è evidente da alcune settimane, come già dimostrato nel pareggio di Firenze e nel faticosissimo successo sul Torino. Proprio come nel derby la Signora è passata in vantaggio quasi subito, grazie al colpo di testa di Evra (12’) sugli sviluppi di un corner. La Samp ha tremato parecchio ma ha avuto la bravura (e la fortuna) di chiudere il primo tempo con un solo gol al passivo. 

E così nella ripresa, complice il calo dei padroni di casa, ha trovato il pareggio con Gabbiadini (50’), splendido nel trafiggere Buffon con un sinistro a giro imparabile. Lo stesso attaccante blucerchiato (in comproprietà con la Juve ma in procinto di andare al Napoli) ha poi sfiorato anche il gol del vantaggio ma questa volta Super Gigi ha detto no. Il pareggio non cambia le gerarchie in classifica, ora però il margine sulla Roma è ridottissimo. 

“Faccio i complimenti ai ragazzi, hanno sfruttato bene l’occasione – il commento di Garcia. – Siamo stati bravi, non era facile vincere contro questo Genoa”. Inutile dire che non è stata una passeggiata. Il match, equilibrato fino alla mezzora, è cambiato quando Perin ha steso Nainggolan in area: rigore ed espulsione sacrosanti. Qui però il primo colpo di scena con Lamanna, al debutto in Serie A, capace di neutralizzare il penalty di Ljajic (Totti era in panchina). Dura però resistere alla Roma in 10 uomini, tanto più con Gasperini espulso per proteste. E così i giallorossi hanno comunque trovato il vantaggio con Nainggolan, autore di un destro al volo bellissimo e imparabile. 

Lo 0-1 non ha però spento gli ardori del Genoa che nel secondo tempo, una volta riorganizzatosi, ha tenuto bene il campo, sfiorando addirittura la beffa nel finale. Dopo numerose occasioni fallite infatti la Roma ha tremato nel recupero: colpo di testa di Rincon e palla in rete, attimi di panico prima che Banti annullasse per fuorigioco. Decisione che ha fatto esplodere di rabbia tutto il Genoa (Preziosi ha addirittura tirato in ballo l’inchiesta “Mafia Capitale”) ma che, immagini alla mano, appare corretta, seppur per questione di millimetri. La tensione alle stelle testimonia una sola cosa: il campionato è bello, combattuto, più vivo che mai. E forse, questa volta, sarà così fino alla fine.  

Commenta