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La Russia interrompe l’accordo sul grano. Zelensky: continueremo a esportare. Zuppi vola a Washington

Lo stop all’accordo è stato annunciato appena poche ore dopo l’attacco al ponte di Crimea, considerato importante per rifornire le truppe russe schierate nei territori ucraini occupati e già danneggiato in un raid lo scorso ottobre – Il significato della visita di 3 giorni del Cardinal Zuppi negli Usa

La Russia interrompe l’accordo sul grano. Zelensky: continueremo a esportare. Zuppi vola a Washington

La Russia ha annunciato che non prolungherà l’intesa che un anno fa ha consentito di riprendere le esportazioni di cereali dall’Ucraina. L’accordo, mediato dalla Turchia e dall’Onu, è stato più volte prolungato per brevi periodi e scadeva proprio oggi.
“Non appena la parte russa degli accordi sarà soddisfatta, la Russia tornerà immediatamente all’attuazione dell’accordo”, ha dichiarato il portavoce di Putin. Il Cremlino sostiene che non sarebbero stati rimossi dei presunti “ostacoli” alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.

L’attacco al ponte di Crimea

In realtà lo stop all’accordo è stato annunciato appena poche ore dopo l’attacco al ponte di Crimea, considerato importante per rifornire le truppe russe schierate nei territori ucraini occupati e già danneggiato in un raid lo scorso ottobre. “La decisione di Mosca di non estendere l’accordo sull’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero è definitiva e non sono previsti ulteriori colloqui”, ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass, citando un alto funzionario di Mosca all’Onu.
Sull’altro fronte l’Ucraina risponde di essere pronta a continuare le esportazioni nonostante l’interruzione dell’accordo, ha detto presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il cardinal Zuppi è partito per Washington. Ci resterà fino a mercoledì

Intanto la Santa Sede fa sapere che a partire da oggi 17 luglio e fino al 19 luglio, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sarà a Washington accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, quale Inviato del Santo Padre Francesco”. “La visita – spiega il Vaticano- si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”.

Le accuse degli investigatori di Putin

Gli investigatori russi accusano i servizi speciali ucraini di quello che definiscono “un atto terroristico” e, secondo la Tass, sospettano che siano stati utilizzati due droni. Kiev non ammette apertamente di essere dietro l’attacco, ma ha rilasciato un comunicato che non allontana i sospetti dicendo che “tutti i dettagli riguardanti l’esplosione saranno annunciati dopo la vittoria”. Inoltre, fonti citate dalla Bbc e dalla France-Presse sostengono che i responsabili dell’attacco siano i servizi ucraini.

Il Cremlino sostiene che non c’è nessuna correlazione tra l’attacco al ponte e l’interruzione dell’accordo sul grano. Del resto già nei giorni scorsi Putin aveva ventilato la possibilità di non rinnovare l’intesa, che tuttavia spesso in passato era stata rinnovata all’ultimo momento. Mosca aveva già interrotto per un breve periodo la partecipazione all’accordo alla fine di ottobre dell’anno scorso, cioè dopo un attacco con droni contro la sua flotta in Crimea.
I porti ucraini sono rimasti fermi dall’inizio dell’invasione delle truppe russe fino all’estate dell’anno scorso, quando l’accordo sul grano ha permesso di rimuovere il blocco di cui è accusata Mosca. Sia l’Ucraina sia la Russia sono importanti esportatori di cereali e l’intesa è stata firmata anche allo scopo di alleviare la crisi alimentare mondiale.

“Ferma condanna” dalla Commissione Europea

Dalla Commissione europea, la presidente Ursula von der Leyen ha subito twittato: “Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all’iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia”.
“L’Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà Ue continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina ai mercati globali”, ha aggiunto von der Leyen.

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