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La Russia contro Facebook: “Gli emoji sono propaganda gay”

Il senatore Mikhail Marchenko ha chiesto un’inchiesta sugli emoji gay-friendly, perchè violerebbero la legge che impedisce in Russia la difesa dei diritti gay – Si potrebbe arrivare addirittura alla censura di Facebook in Russia

La Russia contro Facebook: “Gli emoji sono propaganda gay”

Gli emoji di Facebook che ritraggono coppie omosessuali entrano nel mirino di Mosca. Il parlamentare russo Mikhail Marchenko ha chiesto l’intervento della Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione della communicazione, sulla questione degli emoji “pro gay” selezionabili nell’infinita lista presente sul social network.

Per il senatore, la presenza su Facebook degli emoji con le coppie gay violerebbe la legge che dal 2013 proibisce in Russia la promozione di relazioni sessuali “non tradizionali”.

Difficile pensare che Facebook possa eliminare in Russia gli emoji pro-gay, pertanto le soluzioni potrebbero essere due: la cancellazione di tutti gli emoji per gli utenti russi o la censura del social network nella Repubblica federale.

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