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La pulizia di bilancio di Unicredit (14 miliardi di perdite e 8.500 esuberi) scalda la Borsa

La banca di Ghizzoni sceglie la via del write off che pesa per 14 miliardi di perdite sul bilancio 2013 e comporta 8.500 esuberi ma scalda il cuore al mercato con un balzo in Borsa del 6,2% che trascina al rialzo tutta Piazza Affari (+0,39%) – Scintille anche da Mps, UnipolSai, Ferragamo e Prysmian – Male Yoox – Spread Btp-Bund stabile

La pulizia di bilancio di Unicredit (14 miliardi di perdite e 8.500 esuberi) scalda la Borsa

TUTTI PAZZI PER UNICREDIT DOPO LA PULIZIA
VOLA ACEA, SALE L’ATTESA PER MONTE PASCHI

La discesa di Wall Street ha frenato la marcia dei listini europei. Milano e Francoforte, brillanti fino a un’ora dalla chiusura, hanno rallentato la corsa: Piazza Affari +0,39% l’indice Ftse Mib chiude a 20833 punti, dopo aver toccato anche quota 20985 punti, un livello che non si vedeva dal giugno del 2011: con questo spunto, il guadagno da inizio anno è pari al 10,7%.

Fa meglio Francoforte +0,46%. In rosso Parigi -0,48%, Madrid – 0,29% e Londra -0,06%.

Seduta nervosa a Wall Street, con gli investitori riluttanti a spingere l’indice S&P 500 sopra i recenti massimi storici in un clima di persistenti timori per le tensioni in Ucraina: il Dow Jones perde lo 0,26%, l’S&P 500 -0,27%, il Nasdaq Composite -0,17%.

Cresce lo “scandalo” di General Motors -1,3% sotto la pressione di inchiete giornalistiche che stanno mettendo in dubbio l’efficacia delle authority Usa. Il costruttore auto ha reclutato due grandi studi di avvocati per metterli al lavoro su un’inchiesta avviata da una commissione del Congresso degli Stati Uniti riguardante una serie di incidenti stradali mortali riguardanti modelli GM.

A Milano, anzi in Europa, l’attenzione è concentrata su Unicredit +6,87%, al centro di una straordinaria operazione pulizia. La banca ha chiuso l’esercizio con una inaspettata perdita di 14 miliardi di dollari dovuta a 9,3 miliardi di euro di svalutazioni del portafoglio impieghi e 9 miliardi di euro di rettifiche degli avviamenti. Il titolo è sceso dopo la diffusione dei dati ma ha presto invertito la rotta: le rettifiche di valore, viste nell’ottica di Basilea 3 hanno un effetto positivo in quanto abbassano il fabbisogno di capitale.

Sale anche l’attesa per Monte Paschi +3,2%, che annuncerà domani i risultati approvato dal cda di stasera. In evidenza anche Ubi +1%, in attesa dei conit.

Unipol Sai +3% , Generali + 0,8%.

Altro punto di forza del listino il settore delle utillity locali: A2A sale dell’1,9%, Acea in rialzo del 9% dopo la presentazione del piano industriale: i target di crescita sono superiori alle aspettative degli analisti.

Enel è invariata ed Enel Green Power perde l’1%.

Grande exploit nel settore lusso di Brunello Cucinelli + 7%, dopo i conti 2013 e i primi dati del 2014. Ferragamo +2%, in attesa della conference call. Tod’s +0,3%. Yoox -2%.

Deboli gli industriali: Fiat -0,8%, Finmeccanica +0,3%, StM -0,2%.

Eni sale dello 0,5%. Debole Telecom Italia -0,9% nel giorno del cda che ha formalizzato l’ordine del giorno in vista dell’assemblea del 16 aprile. L’obiettivo dell’attuale gruppo di controllo è un cda di indipendenti ma il presidente, eletto dall’assemblea, non dovrà necessariamente provenire dalla lista di minoranza. Si i ribadisce, infine, la volontà di confermare l’attuale ad Marco Patuano

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